1. Dalia - cap. 15: i nipoti (pt. 1)


    Data: 17/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69

    L’estate ci travolse improvvisa, inattesa, torrida: i giorni a cavallo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno ci investirono con un’ondata di caldo africano che fece schizzare le temperature vicino ai 40°C, situazione peggiorata da un’insopportabile afa dovuta all’ alto tasso di umidità tipico della zona in cui viviamo.
    
    Dalia stava completamente nuda praticamente tutto il giorno ed era diventata insaziabile: Alfio si presentava quasi tutte le sere dopo cena, beveva il caffè con noi e appena portavo Jasmine a letto per farla addormentare si davano subito da fare; un paio di volte dovetti alzare un po’ più del solito il volume dei cartoni animati in cameretta della bimba per non farle sentire rumori strani provenienti dal salotto; quasi sempre, quando tornavo da loro, li trovavo alle battute conclusive con Alfio che le stava assestando gli ultimi colpi prima di scaricarsi la palle dentro di lei e lasciarla a gambe aperte mentre si toccava a occhi chiusi per prolungare il piacere ricevuto. Alfio si rivestiva e usciva, recandosi in piazza per i preparativi della festa del paese, la quale costituiva la scusa per uscire di casa la sera senza destare sospetti da parte di Alessia. Mia cognata continuò a non sospettare nulla, ma i suoi figli adolescenti avevano ormai mangiato la foglia e lo guardavano con sospetto e invidia, tanto che una sera Filippo, il più grande dei due, uscito di casa per raggiungere gli amici, rimase invece appostato attendendo l’uscita del padre e lo ...
    ... seguì, scoprendo che il suo itinerario verso la piazza comprendeva una piccola deviazione con consistente tappa a casa della prorompente zietta: non riuscì mai a vedere nulla di ciò che accadeva durante questi incontri, ma il semplice fatto che il padre passava tutte le sere da noi, si fermava una mezzoretta abbondante e poi usciva tutto soddisfatto con la sigaretta in bocca, sommato a quello che aveva visto succedere sotto il tavolo tra i due alla festa di compleanno del nonno pochi giorni prima, beh, erano elementi ampiamente sufficienti per farsi un quadro pressochè completo di quanto stava succedendo.
    
    Chi, invece, sembrava perdere sempre di più il contatto con la realtà era Dalia, sempre più preda della perversione che l’aveva inghiottita e noncurante dei rischi; una mattina tornai a casa perché avevo dimenticato il cellulare e appena parcheggiai la macchina in strada, uscii e alzai lo sguardo verso il nostro appartamento, vidi Dalia che stendeva i panni in balcone completamente nuda, come se non fosse pieno giorno e il nostro balcone non desse direttamente su una strada statale ad elevata percorrenza. I colpi di clacson di automobili e camion si sprecavano e non potei fare a meno di notare che il marocchino del piano di sotto se ne stava comodamente affacciato al suo davanzale a godersi lo spettacolo mentre si fumava una sigaretta; non feci tempo a capire se era maggiore la preoccupazione o l’eccitazione per la scena incredibile a cui stavo assistendo quando vidi il sig. ...
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