Dalia - cap. 15: i nipoti (pt. 1)
Data: 17/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69
... badare a lei) passò tutta la sera ad accavallare e allargare la cosce verso il loro tavolo rendendo palese che sotto il leggerissimo vestitino non indossava alcun intimo; agli sguardi allupati dei tre rispondeva facendo gocciolare dell’acqua sulla scollatura mentre beveva o leccando oscenamente le posate, noncurante del pericolo di essere notata dal personale della pizzeria che ci conosce da quando eravamo bambini, cosa che puntualmente avvenne; giunta al culmine dell’eccitazione si alzò e, dopo aver lanciato ai tre uno sguardo che non lasciava alcuno spazio alle interpretazioni, si recò alla toilette lasciandomi con la piccola. Osservai i tre giovanotti raggiungerla uno dopo l’altro nei cessi della pizzeria e uscire sistemandosi i calzoni con aria enormemente soddisfatta.
“Papà, ma la mamma non torna più?”.
“Torna, amore, torna, ha solo un po’ di mal di pancia, adesso finisci la tua pizza…”
Qualche giorno dopo, dopo aver messo Jasmine nella vasca da bagno (operazione che, tra bagno vero e proprio e giochi vari, prende una mezz’ora abbondante), suonò il campanello di casa; Dalia, che già si era svegliata con una voglia irrefrenabile tra le gambe e frustrata dalla mancata soddisfazione a cui era costretta, si recò ad aprire e trovò il postino che doveva consegnare una raccomandata: il fatto che si trattasse di un tranquillo signore ormai sessantenne che svolgeva questo lavoro nel paese da una vita e, di conseguenza, conosceva alla perfezione sia noi che i nostri ...
... genitori, non le impedì di sfilarsi il vestitino d’un colpo, saltargli addosso e scoparselo lì, sul pianerottolo di casa, tra gli sguardi increduli di lui a cui non pareva vero che quella bambina che aveva visto crescere negli anni stesse facendo una cosa del genere e i richiami di Jasmine dalla vasca da bagno.
La stessa cosa accadde pochi giorni dopo, sempre sfruttando la coincidenza del bagno mattutino della piccola, nei confronti del tecnico del gas che si era presentato per effettuare la lettura del contatore e, infine, col messo comunale che si presentò per una questione anagrafica: mia moglie era diventata una troia senza freni, pronta a farsi scopare da qualsiasi maschio in qualsiasi momento, noncurante del suo aspetto fisico, della sua età, razza o estrazione sociale, né tanto meno preoccupandosi del fatto che la conoscessero o che potessero sputtanarla e/o sputtanarmi in paese. Ormai mi ero rassegnato al fatto che, tra i pensionati del palazzo, il postino, il messo comunale e lo spettacolo inscenato in pizzeria, tutto il paese (che già è molto piccolo) sapesse perfettamente che razza di puttana fosse diventata mia moglie e che razza di cornuto fossi io.
L’unico freno a questa voglia insaziabile di sesso era rappresentata dalla presenza di Jasmine, che non dovendo più recarsi a scuola, era sempre a casa. Ma Jasmine non fu l’unica in famiglia a non avere più l’impegno scolastico: anche Filippo e Thomas, i nostri nipoti figli di Alfio, furono finalmente liberi dagli ...