Gianna, Luca e...
Data: 21/08/2017,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Dominazione / BDSM
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
Gianna camminava per la via col suo passo sicuro, occhieggiando le vetrine che man mano le sfilavano accanto, ma col suo delizioso passo deliziosamente ancheggiante.Ero mezzo passo dietro di lei (non mi sembrava corretto essere al suo fianco!) e mi beavo del trionfo di piena femminilità che era diventata.Non avevamo un preciso impegno, solo la voglia di fare due passi, ma il suo passo era così ed io le trottavo dietro sbirciandole il bel culo, ipnoticamente dondolante, sotto la gonnella leggera.Da lontano vidi il tipo di negozio che speravo di incontrare, in quella passeggiata e, mentre si avvicinava a noi a lunghi passi, mi si inaridiva la gola e mi pervadeva l�atroce sospetto di non riuscire a realizzare quanto avevo più volte sognato di fare con lei, per lei, la mia dea!Le decine di metri diventarono metri e poi, man mano, scendevano verso lo zero, come l�ultimo granellino di sabbia che sembra indugiare solitario nella parte superiore di una clessidra.Provai a parlare, ma non ci riuscii; mi schiarii la gola e finalmente la mia voce si fece sentire (un po� troppo alta, un po� troppo insicura, un po� troppo veloce, ma lei sembrò non farci caso, per mia fortuna!), mentre mi fermavo davanti alla vetrina: �Aspetta Gianna, guarda qui��Lei sembrò quasi bloccarsi, col piedino calzato dalle ballerine alzato, come fosse un fermo immagine; poi posò il piede, volse la testa verso di me e mi guardò, coi suoi occhi così belli ed alteri, con una punta di stupita curiosità.Mi sentivo ...
... avvampare, ma visto che ero in ballo, tanto valeva andare fino in fondo!�Guarda questo completino� ti piace?�Lei mi guardò, poi guardò il completino composto da culottes e reggiseno, di delicato pizzo di una tenue sfumatura color pesca, poi guardò ancora una volta me, perplessa: �Beh, sì: grazioso��In quella sospensione aveva messo tutte le domande per capire, per interpretare, ma non le espresse altro che sollevando un pochino un sopracciglio, con fare interrogativo; quanto conoscevo quella mimica, su quel volto! Da sempre!�Mah� sai� -decisi di buttarmi, come se fosse un tuffo da un alto scoglio nel gelido mare d�inverno- � pensavo che� che ti starebbe bene! Volevo regalarti una qualcosa del genere, ma direi che questo è perfetto, si adatta molto bene al tuo incarnato e� ed al tuo corpo!�Lei mi guardò, stemperando la perplessità, a poco a poco, in un sorriso indulgente, affettuoso� ed io mi sentivo come un imputato davanti al giudice, mentre attende la sentenza e senza sapere se sarebbe stata libertà o morte.Il suo sorriso mi fece, come le altre volte, sciogliere: mi sentivo liquido, plasmabile, con lo stomaco pieno di farfalle��E tu, tu mi vorresti regalare quel completino?�Oddio! E ora? Osai: �Perché no, dai? Almeno entra a provartelo, a vedere se ti sta bene� ho voglia di farti un regalo� un regalo da adulto, non una delle solite bambinate!�Rise, tenera e maliziosa insieme; poi con fare fintamente severo mi chiese: �Insomma: da ora non mi regalerai più peluches?�Scossi ...