Sogno erotico
Data: 18/05/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Pistola45
... la vedo distintamente.
Ma la mia mente confusamente cerca di capire… chi è Paolo? Forse il suo collega che le fa la corte da un po’ di tempo, che la stuzzica continuamente mentre sono fianco a fianco nella stessa scrivania e sul quale abbiamo fantasticato spesso quando facciamo l’amore…?
Si apre la porta e una voce maschile, ancora fuori dalla mia visuale, la saluta ed inizia a vezzeggiarla, bloccato sulla soglia:
"Immaginavo che tu fossi bella in desabilleé ma non così tanto. E devo essere sincero, mi ero già tolto dalla testa che tu... che tu... sì insomma che noi...
"Pensavi che non te l'avrei mai data."
"Già! Ma... lui dov'è?"
"E' lì che ci guarda" gli dice indicando la mia direzione.
Mi sento avvampare ma lei subito, ridendo:
"Scherzo dai, è via per lavoro. Domattina dev'essere a Milano presto così ha deciso di partire stasera per evitare di alzarsi troppo presto. Prima che partisse volevo fare un po’ di sesso ma lui con la scusa che poi si addormenta... Insomma, mi ha lasciata così… Avevo troppa voglia, così ho preso coraggio e ti ho inviato quel messaggio."
"Hai fatto la cosa più bella del mondo, per fortuna sono riuscito a liberarmi"
"E adesso... "
"Adesso?"
"Adesso voglio vedere se tutto quello che mi hai detto di te è vero, non hai idea di quante volte in ufficio mi hai eccitata e sono tornata a casa di corsa per "violentarlo". Lui non lo sa ma dovrebbe ringraziarti. Vieni qui."
Gli parla con una voce così bassa, così sensuale ...
... che farebbe resuscitare un morto, mi sento morire: la gelosia si sta facendo largo...
Però sono eccitato cazzo, e curioso: fino a che punto si spingerà? Sono eccitato, e geloso, ma eccitato...
Intanto lui si è avvicinato al letto ed ora lo vedo. E' alto, un metro e ottanta circa, magro ma ben piazzato, fisico atletico insomma. Capelli neri, pelle scura, o abbronzata. Ha un paio di jeans sdruciti sulle ginocchia ed una canottiera da "tamarro", le spalle ben in mostra ed un grosso tatuaggio sulla spalla che vedo, quella sinistra.
Sono consapevole che lui non può vedermi, la mia posizione al buio mi mette al riparo. Che maiala, l'ha studiata bene... Realizzo che in fondo me l’aveva anche detto, bastava solo che avessi fatto più attenzione alle sue parole…:
"Se proprio ti piace l’idea, un giorno ci andrò con un altro ma tu non ci sarai. Non ne sarei capace, non potrei concentrarmi e non mi piacerebbe. Al massimo…"
"Al massimo?"
"Appena torno a casa ti racconto tutto, per filo e per segno. Oppure quando sono con lui ti telefono senza farmi vedere e lascio il cellulare aperto sul comodino, così tu puoi sentire tutti i rumori, i gemiti… O chissà, qualcos’altro ancora che mi invento al momento. Ma tu non parteciperai!"
Stava realizzando ciò che mi aveva detto!
"Eccomi dolcezza, scusa ma sono un po' imbarazzato, non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare..."
Mentre lui parla in piedi vicino al letto lei scivola sulle coperte verso di lui, si alza a sedere ...