1. Generazioni a confronto - Il terzo cliente


    Data: 20/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: VicentinoGrey

    Il terzo cliente bussò sommessamente alle dieci. «Avanti!» disse Francesca «entri pure». Se il modo di aprire la porta fosse un segnale caratteriale di chi spinge il battente, allora quell’uomo non poteva che essere un pavido afflitto da timidezza. L’uomo indossava una camicia bianca e pantaloni sportivi beige con un giubbino di cuoio. «Sono molto contento di potervi conoscere. Gianni mi ha detto che siete madre e figlia: rappresentate una delle fantasie più spinte dell’immaginazione maschile. Lo sapete, vero?» chiese a bassa voce. «Sì, ma se potessimo, ne faremmo volentieri a meno» rispose Laura con un pizzico di astio nel tono di voce. «Capisco benissimo, ma ho pagato per un servizio e vorrei vedervi all’opera. Spogliatevi per favore» disse l’uomo, togliendosi il giubbotto e sbottonandosi la camicia. Le due donne impiegarono poco a togliersi la vestaglia e la biancheria intima. Rimasero nude in piedi davanti al cliente che nel frattempo si era seduto per sfilarsi scarpe e calzini. «Mettetevi a 69 sul letto. La mamma sotto e la figlia sopra». Francesca fece un sonoro respiro scrollando la testa a destra e a sinistra, dimostrando il suo disagio nel soddisfare quella avvilente richiesta. Si sdraiò supina sul letto e Laura si posizionò sopra, con le ginocchia ai lati dei suoi fianchi e la testa sulla verticale del suo sesso. Entrambe evitarono di guardare il sesso della congiunta, spinte da una istintiva forma di rispetto della altrui dignità. «Adesso, mia cara signora, ...
    ... approfitto della sua bocca per raggiungere una consistenza sufficiente a possedere questa bella ragazza». L’uomo appoggiò il ginocchio a fianco della donna, Francesca girò la testa e lui le spinse il fallo tra le labbra. Lei le strinse e richiamò saliva in bocca per rendere la fellatio più sensuale. Il risultato fu spettacolare perché dopo un paio di minuti, grugnendo, il cliente si pose dietro il sedere di Laura, appoggiò il sesso sulle sue labbra e la penetrò con delicata determinazione. «Guarda, bella signora, come entra bene dopo che l’hai lubrificato. E la tua ragazza è già bella pronta per accogliermi! Quanti uomini vi hanno già avuto stasera?». «Due» rispose sconsolata Laura quando sentì che l’uomo le era entrato fino a sbatterle contro. Francesca, in quella posizione, non perdeva nulla di quello che succedeva sopra il suo naso. Vedeva il sesso dell’uomo entrare e uscire dalle accoglienti labbra di Laura. Non c’era fretta né spasmodico desiderio di arrivare presto alla conclusione e pertanto la donna, dopo qualche minuto, sembrò assuefarsi a quell’andirivieni metodico, quasi ipnotico. La sua attenzione era tenuta alta solo dagli isolati mugolii di Laura che sembrava apprezzare quella specie di risacca che si infrangeva contro il suo corpo. «Adesso basta: cambiamo ruoli» disse l’uomo, rompendo la monotonia di quel rapporto. Laura si sdraiò e sua madre si posizionò sulla sua faccia. La penetrazione fu molto agevole: Francesca era già bagnata per l’insieme di sensazioni di ...
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