1. CamGirl - Fratello feticista e Sorella arrapata soddisfano le tue fantasie davanti ad una Webcam (seconda parte)


    Data: 22/05/2019, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti

    Mia sorella Jennifer si voltò verso di me e mi osservò. Poi abbassò lo sguardo e fissò per qualche centesimo di secondo la mia erezione. Distolse lo sguardo quasi immediatamente, ma non prima di essersi mordicchiata le labbra. Era chiaro che io e lei stavamo provando le stesse sensazioni. Anche io non riuscivo ad evitare di guardare i suoi bellissimi piedini morbidi taglia 36, e questo ovviamente non faceva che peggiorare la situazione. Avevo la tentazione perlomeno di toccarglieli, di accarezzarli, ma sapevo che una mossa azzardata non ci avrebbe permesso di raggiungere il premio in palio. Se fossi venuto, l’uomo misterioso aldilà dello schermo avrebbe messo fine al gioco. «Che dici Jennifer, vado a mettermi un paio di mutande?» «No… no!» «Perché no?» «Ma dai Samuel! Mi ha chiesto ti togliertele. Non puoi rimettertele!» «Giusto, giusto…». iniziai ad avere un tic nervoso. «Tutto ok?» mi chiese Jennifer. Certo! Un ragazzo di 18 anni con un’erezione gigantesca e l’oggetto dei suoi desideri sessuali a pochi centimetri di distanza. Che però sembravano chilometri. «Non lo so. Non credo di resistere a lungo…» «Già, beh… Vedrai che adesso vorrà che io… Tranquillo Samuel, probabilmente finirà presto!» «Ma così ci fermiamo a 2000 euro!» «Perché, per te sono pochi?». Non lo erano affatto. Chiusi gli occhi e tentai di pensare a qualsiasi cosa che non fosse mia sorella. I miei amici, maschi, furono la prima cosa che mi venne in mente. E il desiderio sessuale iniziò a scemare. Quando ...
    ... riaprii gli occhi, Notai che Jennifer girò subito la testa verso il computer per nascondere il fatto che stava osservando il mio pene eretto, e notò che l’uomo misterioso aveva inviato il suo messaggio o, meglio, la sua prossima missione. «Guarda un po’ qua!» disse. ALLORA, SIETE PRONTI RAGAZZI? LA PROSSIMA MISSIONE SARÀ IN ASSOLUTO LA PIÙ SEMPLICE, ANCHE SE UN PO’ LUNGA. “Dai, una bella sega con i piedi!” pensai. JENNIFER, DEVI RACCOGLIERE IL COMPUTER E PORTARLO NELLA TUA CUCINA. HAI DETTO CHE I TUOI GENITORI NON CI SONO, QUINDI NON AVRAI PROBLEMI A FARLO. Jennifer scrisse se dovesse farlo da sola, e l’uomo misterioso rispose che: OH NO, ANCHE SAMUEL PUÒ SEGUIRCI. Jennifer mi guardò con sguardo dubbioso. Forse le balenò per la mente che un pazzo potesse aspettarci al piano inferiore con una mannaia, il che supportava la mia teoria iniziale. Ma non volevo farle paura. SU, CORAGGIO! «Prendo io il computer» le dissi. «Tu stacca la spina del carica-batterie». Jennifer scrisse in chat “perché?” DEVO SOLO VEDERE UNA COSA. Raccolsi il computer dal letto e ne scesi. «Dai Jennifer, facciamolo e basta. Io non ne posso più di aspettare!» «Samuel, secondo te vuole vedere la nostra casa? Cioè tipo che lo psicopatico studia una casa per poterci entrare e tipo uccidere quelli che ci sono dentro?» «Non dire stronzate dai! Magari…» non continuai la frase. Non avevo idea di che diavolo volesse quel tipo, mentre (e la cosà mi divertì molto), la telecamera fece un primo piano del mio gigantesco ...
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