1. Sei parte di me 4


    Data: 18/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: valentinopiccolino, Fonte: Annunci69

    ... Si capiva che provava vero amore per me. Non era quel tipo di ragazzo che scopava e basta. Mi piaceva. Veniva a casa mia una volta alla settimana prendendo la scusa di fargli ripetizioni. Oltre a parlare però, lo facevamo benissimo. Eravamo molto affiatati. Ma qualcosa mi mancava.
    
    Un giorno però, mentre Manuel era a casa mia, mi suonò il citofono. Mi affacciai. Era il mio ex, Lorenzo. Era in lacrime. Mi chiese se poteva salire. Io gli dissi che al momento ero impegnato. In quel momento, Manuel si affacciò con me. Era nudo. Lorenzo lo vide e capì tutto. Voleva salire a tutti i costi. Si capiva che aveva bisogno. Io lo avrei fatto salire, ma non mi pareva il caso di far salire uno con cui me la ero spassata mentre c’era colui col quale me la sto spassando ora. Non mi sembrava giusto.
    
    Lorenzo insisteva. Io gli dicevo di no. Lui si innervosì: si denudò in mezzo alla strada. Io non ero imbarazzato, di più. Non sapevo cosa fare. Mi trovavo alla finestra con il mio ex nudo sotto casa mia. Gli dovevo per forza aprire. Che figura avrebbe fatto lui? Ma soprattutto che figura avrei fatto io? Lo feci salire. Gli dissi a Manuel che era un mio compagno di classe, di stare tranquillo. Lorenzo fece la scala di corsa. Non diede a Manuel neanche il tempo di vestirsi. Entrò in casa mia di colpo. Corse da Manuel, lo prese per i capelli e gli parlò faccia a faccia, naso contro naso. Ora invece mi trovavo davanti al mio ex e al mio fidanzato che litigavano nudi. I loro enormi membri si ...
    ... toccavano, erano uno contro l’altro, spiaccicati. Erano della stessa lunghezza. Uno bianco e l’altro nero. Lorenzo urlò con le lacrime agli occhi: “chi cazzo è questo?” Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che gli aveva già tirato un cazzotto di quelli alla ”Bud Spencer” e il povero Manuel era a terra col naso insanguinato. Lo aiutai ad alzarsi. Si rivestì e se ne andò di corsa. Mi chiese per ultimo se volessi che lui restasse. Io gli chiesi di andarsene. Lui, con le lacrime agli occhi, il sangue al naso e l’orgoglio sotto terra, se ne andò di corsa.
    
    Mi dispiaceva, anche molto. Tutto quello che avevamo costruito insieme era distrutto. Però ora mi ritrovavo col più grande sogno della mia vita nudo di fronte a me. Lo invitai a sedersi sul divano. Lo pregai di rivestirsi e parlammo. Mi disse che era in lacrime perché aveva lasciato la sua ragazza perché si era reso conto di far del torto a lei e a se stesso. Aveva capito finalmente di essere gay. Forse non lo voleva accettare o forse non lo aveva capito ma ora ci era arrivato. Mi chiese poi chi fosse quel ragazzo. Io gli spiegai tutto. Gli dissi di come mi faceva sentire bene. Di come era tranquillo. Però gli dissi anche di come mi mancavano i bei tempi con lui. Finimmo di parlare e rimanemmo fermi immobili a guardare il soffitto in silenzio. Dopo cinque minuti circa mi chiese: “e per il futuro che intenzioni hai?” Io non gli risposi. Mi girai e lo baciai. Ci baciammo forte. Uno di quei baci nervosi, forti. Ci spogliammo, ...