A proposito di tua moglie
Data: 22/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: miamoglieconchiunque
... avermi baciato se ne andò, lasciandomi nel bagno delle ragazze. Quando uscii ce n’era una che si stava lavando le mani ai lavandini. Quando mi vide urlò, io urlai a mia volta perché non l’avevo vista e scappai a gambe levate. Quella sera, dopo una fantastica scopata ci mettemmo insieme e non ci lasciammo più. Questo risponde alla tua domanda? - Sì sì, assolutamente, ma più che altro la mia curiosità era riferita a come sei riuscito a capire o come l’hai convinta ad avere rapporti con altri, sempre se posso chiedertelo, ovvio. Vincenzo sbottò di nuovo a ridere in faccia a Claudio… - È divertentissimo… Due ore fa ti sei scopato mia moglie e ti imbarazza farmi una domanda così banale? - Beh… Sono sempre argomenti delicati… Non vorrei sembrare invadente, è che la vostra relazione mi affascina, è strana, è insolita, vorrei capire come si costruisce, come nasce un feeling così profondo e allo stesso tempo così libero? - Vuoi che ti racconti com’è successo la prima volta che l’ho vista con un altro? - Sì, per capire. - È successo tutto per caso. Eravamo sposati da poco, neanche un anno. Ero appena stato promosso a capo del progetto di riprogettazione delle pensiline della stazione centrale. Il mio stipendio sarebbe bastato per tutti e due e per festeggiare la portai a cena fuori. Anche quella sera mangiammo pesce. Chiara va matta per le ostriche, le annaffiammo con un ottimo Vermentino. Lei salì subito su di giri. Dopo cena, in macchina, tirai fuori due biglietti per la seconda ...
... serata di un multisala in centro. “Le fate ignoranti”. Qualche giorno prima l’avevo sentita dire che avrebbe voluto vederlo, le piaceva molto anche Özpetek. Mi saltò letteralmente al collo e sulla strada per il cinema mi fece capire di essere molto arrapata. Io la stuzzicavo toccandole la coscia mentre cambiavo le marce e piano piano mi avvicinavo alle mutandine. Quando arrivai dove volevo lei mi sorprese a sua volta e se le sfilò, mettendole nella borsa. - “Così ci arrivi meglio” - Disse col suo solito sorriso malizioso. Mi chiese che posti avessi preso. - “Alti e laterali, per coccolarci un po’… Come al solito”. - Quando entrammo la sala era semi-deserta. Eravamo nella seconda fila dall’alto, alle ultime due poltrone sulla sinistra. Le poltrone in realtà erano tre, poi iniziava la scala che divideva le nostre poltrone dal centro della sala. Chiara mise la borsa sulla poltrona vuota, tirò su il bracciolo che ci divideva e si appoggiò sulla mia spalla. Aspettammo che le luci fossero spente, poi cominciammo a baciarci come due liceali. La toccai e la sentii bagnatissima. Le dita mi restavano appiccicate tra loro quando le tiravo fuori. Le sbottonai i primi due bottoni del vestitino e le infilai la mano nel reggiseno. I capezzoli erano dritti e durissimi, poche volte l’avevo vista così arrapata. Per tutta risposta lei si staccò di nuovo, calò le spalline del reggiseno, lo girò portando il gancetto sul davanti, lo slacciò ripose anche quello in borsa. Mentre le toccavo i seni lei mi ...