1. Una prima volta e un primo orgasmo.


    Data: 23/05/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: key-d, Fonte: RaccontiMilu

    Quand�ero studentessa fuori sede mi aiutò molto a superare il mio spaesamento Tina, una ragazza al terzo anno della mia stessa facoltà di infermieristica, che quindi sapeva tutto dei meccanismi dell�università e anche della città. Era, o meglio è perché ci sentiamo ancora spesso, una ragazza vulcanica, di grande simpatia e comunicativa, solo che è grassa. Tanto grassa. Quasi 90 chili per poco più di un metro e sessanta. Così quando si andava in giro alla sera, nei bar dove si trovavano tutti gli studenti per gli aperitivi, lei era un po� una palla al piede perché per il solo fatto che stavo con lei nessuno ci e mi filava. Invece un�occasione la trovammo non nei locali dei fighetti attorno alla piazza, ma in una banale pizzeria a metro dove ci eravami fermate una sera a mangiare qualcosa: con Tina ci si fermava spesso a mangiare qualcosa! Ci prendemmo due pezzi di pizza e due birre in barattolo e arrivate alla cassa ci accorgemmo che ci mancavano due euro e venti centesimi. Che figura� Eravamo sempre con i soldi contati ed era venerdi� sera, sabato saremmo andate a casa ed eravamo proprio agli sgoccioli. La ragazza della pizzeria era scocciata, ce li doveva rimettere lei i soldi, se fa così con tutti� In fila dietro di noi c�era un ragazzo, anzi un uomo, ma molto giovanile, che con un sorrise disse �bon, metti in conto a me quello che manca alle signorine�. Lo ringraziammo e poi, visto che era da solo, gli chiedemmo se potevamo sederci con lui per ringraziarlo ancora. Noi ...
    ... avevamo già fatto due giri di spritz, uno offerto e uno pagato, e con quella birretta eravamo già allegre. Parlavamo di scemenze, di dove fossero i giri giusti in città, e senza particolare motivo raccontai un episodio di qualche sera prima, quando io avevo lasciato a metà serata l�amica Tina perché c�era un ragazzo che mi stava dietro e lei era di troppo� Mi ero sentita in colpa, Tina mi capiva però mi spiaceva che io avessi qualche volta qualche occasione � anche se quella sera era finita in niente � mentre lei obiettivamente ce l�avrebbe avuta molto dura. Lui, che si chiamava Nicola e aveva 42 anni anche se ne mostrava davvero tanti di meno, educatamente diceva che Tina non era poi male e lui conosceva un tipo che era appassionato di ragazze formose, e prima o dopo avrebbe senz�altro trovato un ammiratore. La conversazione era piacevole e ci spostammo al Bar Italia, dove noi due non eravamo mai andate, e ci offrì uno strano cocktail dolcissimo tipo daiquiri ma con succo di cocomero, mentre lui beveva il classico daiquiri con rhum e limone. L�ulteriore dose di alcool ci liberò ancor più le lingue. Lui aveva una donna che però stava in un�altra città, ed era un rapporto molto libero. Alla fine, quasi per sdebitarmi per l�averla lasciata sola l�altra sera, feci io la domanda a Nicola: �ma tu ci andresti a letto con Tina?�. Lui accusò il colpo, diventò un po� rosso. Poi la buttò sulle età, �ma io ho 42 anni, voi ne avrete la metà, mi pare un po� troppo�. �Io sì, ne ho 20, lei ...
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