1. Il militare napoletano


    Data: 24/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: MINOTAUROTERAMO, Fonte: Annunci69

    Tutti i giorni per recarmi a lavoro passo davanti ad una postazione di militari che, mi soffermo a guardare perché sono davvero un bel vedere.
    
    Essendo la porta del palazzo che vigilano e quella del mio ufficio comuni si è comunque instaurato un minimo rapporto confidenziale che, con qualcuno degenera in un ciao tutto bene? In questo loro tournover quotidiano, da un paio di mesi con molta bramosia mi diletto anche dalla finestra ad ammirare forse quello che tra tutti e il più bello ed il più schivo di tutto infatti, al solito buongiorno lui o risponde a mezza bocca o con un cenno della testa e non si limita ad altro. So che è napoletano perché l'ho sentito parlare con qualche suo commilitone e, l'accento partenopeo è inconfondibile, alto un metro e ottantacinque, una novantina di chili, moro con qualche capello bianco ed un bellissimo pizzetto nero curato, ad occhio avrà una quarantina di anni e sprizza testosterone persino dalle chiazze della divisa. Le troie delle mie colleghe non si risparmiano su fare commenti e apprezzamenti ed io non posso che confermare in cuor mio e dedicargli tutte le sere seghe su sghe perché è una meraviglia.
    
    Qualche sera fa, a causa di un imprevisto di lavoro mi sono dovuto trattenere sino a tardi in ufficio, erano le undici passate quando, aprendo la porta feci attivare l'allarme del piano, il danno era fatto, non potevo più bloccare con il codice, ero rimasto come un cretino sul pianerottolo in attesa dell'attuazione della procedura. Per ...
    ... le scale udì un secco "chi va là? Si fermi" nel frattempo le sirene della polizia presero il posto di quelle del"allarme, stavo per rispondere quando mi trovai davanti il bel napoletano con il fucile imbracciato, mi si chiuse la gola, alzai le mani e non professai parola, chiarii l'equivico e mi scusai per la disattenzione visto che avevo messo in moto una vera macchina infernale, mi beccai comunque il cazziatone del vice direttore che, si era scomodato al telefono per giustificare la mia presenza a quell'ora di venerdì e fatto di nuovo ammenda raccolsi i miei fascicoli e la mia cartella per dirigermi alla macchina.
    
    Nel trambusto non mi ero accorto di avere lasciato il documento ai militari quando, dall'altro lato della strada mi sentì chiamare per nome da uno che parlava napoletano, era il bello e tenebroso, era quello che a mala pena diceva buongiorno, era quello che mi ero ritrovato armato davanti il mio ufficio, attraverso la strada con fare autoritario e spocchioso per restituirmi il documento.
    
    Ero in macchina assorto nei miei pensieri, in mente stavo ricostruendo i fatti salienti della relazione che dovevo fare quando, il trillo del cellulare mi riportò alla realtà, guardai il display, era un numero non in memoria, scorsi con il dito il fumetto e lessi "ciao Nicola, spero di non avere messo paura sulle scale ma, la procedura è quella, saluti Nicola". Sussultai un attimo, feci mente locale su come il militare potesse avere il mio numero poi, mi ricordai che me lo ...
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