1. Manipolazione


    Data: 25/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cheshire Cat, Fonte: EroticiRacconti

    Tutto ciò che sapeva era il mio cognome e il fatto che nella sua materia avessi la media più alta dell'intero corso. Alle lezioni previste dal mio piano carriera erano presto seguiti gli incontri di approfondimento nel suo studio all'università: lo affascinava la naturalezza con cui intuivo i passaggi nascosti dei suoi esperimenti. Mi scelse infine come sua assistente nella ricerca. Avevo visto quella stanza notte dopo notte, per settimane, nei sogni che mi aveva indotto, ma era la prima volta che andavo di persona nella casa dove alloggiava per i suoi studi. Era strano poter sentire le setole dei tappeti persiani sotto le dita e annusare il profumo dei vecchi libri sugli scaffali. Volendo, avrei potuto allungare una mano e disegnare le mie iniziali tra le impronte delle sue, sul ripiano di vetro della scrivania o spegnere con un soffio una delle tante candele accese all'interno di quelli che una volta dovevano essere stati acquari. Notte dopo notte, sogno dopo sogno, avevo imparato a conoscere le sue abitudini, i suoi tic, i lapsus. Mi aveva colpita soprattutto il fatto che un uomo come lui avesse del tempo libero, che dedicava alla famiglia e alla pittura: aveva una moglie che amava alla follia e due figlie adolescenti. Il quadro appeso dietro la scrivania era opera sua: raffigurava un lupo, coricato guardingo accanto a una donna nuda. Lei dormiva con la testa appoggiata al suo manto nero, completamente incurante del fatto che avrebbe potuto sbranarla in qualsiasi momento. ...
    ... Piano piano, mi ero ritrovata a essere incapace di dirgli di no: nonostante la stanchezza dovuta allo studio, ogni volta che voleva tentare un esperimento io c'ero e se avevo già degli impegni li cancellavo. "Adesso proviamo ancora una volta." Non potevo vederlo, ma era in piedi dietro di me. Sapevo, anche se non saprei spiegare come, che stava stringendo i pugni per la frustrazione. "Ascolta bene le mie parole. Rilassati." Stava cercando d'ipnotizzarmi. I suoi studi sulla manipolazione della mente e sulla memoria si erano arenati da quando mi aveva introdotta all'esperimento: con tutti gli altri studenti i metodi tradizionali avevano funzionato, ma con me era stato un fallimento dopo l'altro. Voleva assolutamente riuscire a piegarmi, per dimostrare che il suo metodo non aveva eccezioni alla regola, ma allo stesso tempo desiderava capire cos'avevo di diverso: questi ostacoli lo facevano arrabbiare al punto da non volermi parlare per giorni, ma ogni volta tornava a chiamarmi per riprovarci. "Concentrati sulla mia voce." Iniziò a raccontarmi una storia che non avevo mai sentito prima, la storia di uno dei primi archetipi dell'umanità. Una pressione alla base del collo, come se qualcuno mi avesse afferrato con una mano, iniziò a scendermi lungo la schiena: la sentii fermarsi al fondo della mia spina dorsale e premere, spingendomi verso il bordo della poltrona dov'ero seduta e facendomi alzare dallo schienale. Stava ora seduto dietro la scrivania. Quand'era stato? Quando si era ...
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