Martina
Data: 27/05/2019,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Autore: anceps, Fonte: RaccontiMilu
... e costanza, per mettere su un po� di muscoli. Nella terapia che seguivo non avevo ancora raggiunto il livello che mi permettesse di frequentare con facilità gli altri, e lo psichiatra non mi aveva forzato in questo.Fu solo all�inizio dell�anno che trovai il coraggio di iscrivermi in palestra e ricominciai a riallacciare faticosamente i legami con le poche amiche, quasi tutte sposate, che mi erano rimaste vicine.Ma ora mi sentivo diversa. Ero tornata abbastanza in forma in pochi mesi, anche perché mi ero allenata come una disperata. Avevo eliminato alcool e fumo, e oltre che in palestra facevo esercizio anche fuori.Il processo di guarigione fu accelerato e finalmente quel giorno, il giorno meraviglioso del solstizio d�estate in cui c�è più luce nell�anno, il mio psichiatra aveva certificato che non avevo più bisogno di lui. La terapia farmacologica e i colloqui erano finiti. Piansi lacrime di gioia nel salutarlo ed ebbi l�impressione che anche lui fosse commosso. Tornando a casa ero come in un sogno, non capivo dove andavo e dove mi trovavo. Ero di nuovo io!Ora volevo rilassarmi e dopo tutto me lo meritavo. Prima di tutto mi sedetti sul wc e feci una lunga pipì. La tenevo da ore. Annusai come un animale le mie stesse mutandine e poi le gettai nel cesto della roba da lavare. Mentre tiravo l�acqua rimasi incerta su cosa fare. Mi sentivo eccitata e un po� sudata e non avevo voglia di uscire di nuovo o telefonare a un�amica. Decisi allora di concedermi qualche piacere ...
... solitario, non potendo fare altrimenti. Aprii il rubinetto della vasca da bagno, appesi il vestito e mi guardai allo specchio.Ho sempre avuto un bel fisico e col reggiseno a balconcino e le mutandine minuscole facevo ancora la mia figura. I capelli grigi corti mi davano un�aria decisa e un po� maschile, gli occhi grigio-azzurri erano appena un po� segnati e le borse si erano ultimamente ridotte. Bella bocca, un mio punto forte. Un bel viso, a parte il naso a gobba, che avevo dalla nascita.Mi guardai di lato e di dietro. Il culo alto e tondo era diventato più grosso e sodo con tutta la ginnastica per i glutei che avevo fatto; le cosce muscolose avevano un accettabile strato di cellulite, normalissimo per una della mia età e avevo letto che a molti uomini non dispiaceva, soprattutto quando scopando da dietro lo facevano sussultare.Mi misi di fronte allo specchio e mi presi le chiappe in mano allargandole come se fossero le mani di un uomo che mi toccavano. Una bella sensazione.Tolsi il reggiseno e le mie tette caddero, pesanti. Guardai bene i capezzoli circondati dalle areole molto grandi che, avevo scoperto ultimamente in palestra, attiravano spesso lo sguardo delle mie compagne nello spogliatoio.Versai il bagnoschiuma nell�acqua e controllai la temperatura. Non la volevo troppo calda, visto che eravamo a inizio estate. Avevo un desiderio fortissimo, imprecisato e proprio per questo molto conturbante: non di un uomo in particolare, né di una donna, né di una cosa precisa, cazzo o ...