Le avventure di Laura, la moglie cagna (4a Parte)
Data: 27/05/2019,
Categorie:
scambio di coppia
Autore: Henry Chinasty, Fonte: EroticiRacconti
... di Gerry. Era veramente dura lasciarla lì senza poterla vedere. Mi chiusi la porta dietro le spalle e andai nella hall ad attendere Lorenzo. Prendemmo la sua auto e partimmo per andare a vedere l’anticipo di campionato a San Siro. Fu una bella partita, con molti gol ma mentre ero lì non potevo fare a meno di pensare ai gol che stava segnando il vecchio con mia moglie. Dopo la partita ci fermammo in un pub a bere un paio di birre e tornammo in albergo verso l’una di notte. Non appena varcai la soglia della camera mi arrivò un messaggino di Laura: “Amore, stai tranquillo, sto bene e mi sto divertendo un mondo, Gerry è veramente un gran signore. Non vedo l’ora di raccontarti tutto domani mattina. Buonanotte. Ti amo. Laura.” Lo lessi con un sorriso, puntai la sveglia alle 7:30 e contrariamente a quanto avevo previsto presi sonno quasi subito, forse proprio grazie al suo messaggio. L’indomani mattina, alle 8:00 spaccate, la porta della stanza si aprì. Era Laura, puntuale come un orologio Svizzero. Gerry non era con lei ed era ancora vestita come la sera prima ma puzzava di piscio, era senza rossetto e con i capelli in disordine, in ogni caso una gnocca da urlo. Doveva essersi divertito parecchio il vecchio. Venne a baciarmi mentre ero ancora nel letto, avevo sentito la sveglia ma non mi andava di alzarmi. Mi baciò, mi sorrise e mi sussurrò teneramente: “Buongiorno amore.” Io le risposi un po’ meno teneramente ma sempre sorridendo: “Buongiorno moglie puttana.” Lei rise. “Allora… ...
... Com’è andata la serata romantica?” “Romantica?! Amore mio… Quel vecchio e almeno 200 volte più porco e perverso di te. Mi sono divertita tantissimo. Dai lavati e vestiti che ti racconto tutto giù mentre facciamo colazione.” “Ok ma come mai non ti ha accompagnata?” “Ha detto che voleva anticipare la partenza per non trovare traffico al ritorno, ci siamo salutati in camera sua poi io sono venuta qui da te e lui è andato alla reception a pagare. Mi ha detto di salutarti comunque.” “Ok. Vado a farmi una doccia e scendiamo.” “Si amore, mi cambio anch’io che ho la patatina al vento.” Ci lavammo, ci vestimmo e scendemmo nel salone. Prendemmo la colazione e mentre mangiavamo Laura mi raccontò tutto, senza tralasciare alcun dettaglio. Mi disse che quando sono uscito dalla stanza di Gerry, lasciando Laura che gli succhiava il cazzo lei si era fatta venire in bocca, ingoiando tutto, per svuotarlo in vista della serata. Poi Gerry aveva preso la macchina e l’aveva portata in uno dei ristoranti più esclusivi di Milano. Non aveva neanche i prezzi sul menù ma si capiva benissimo dal contesto e dall’abbigliamento dei presenti che doveva essere un posto per ricchi. Gerry le offrì una cena da mille e una notte e mia moglie, per farlo divertire, metteva in imbarazzo il cameriere facendogli vedere la fica tutte le volte che portava qualcosa a tavola. Poi in cassa, al momento di pagare, Gerry riconobbe un suo vecchio collega Italiano, sempre nel campo degli affari esteri, che aveva più o meno l’età ...