1. 167 - Il maestro rompe l'ano alla giovane allieva


    Data: 27/05/2019, Categorie: Etero Autore: ombrachecammina

    ... l'umida argilla, il maestro poco dietro di lei si arrotolò una sigaretta e si mise a gustare la danza di quelle dita affusolate intorno a quel grosso fallo di quell�uomo mitologico. Il fuoco e una candela accesa proiettavano ombre sinuose sulle pareti, presagio di uno spettacolo da godere con tutti i sensi a disposizione, mentre una musica particolare, un jazz con ritmi tribali usciva dalle casse poste in fondo allo studio per riempire discretamente lo spazio senza pretendere di prenderne il posto.Lei sapeva di essere osservata, radiografata da quegli occhi che tanto aveva temuto, ora una perla di sudore le colava dalla nuca dietro le spalle, insinuandosi nel solco divino della sua spina dorsale, evaporando poi nel calore della sua pelle eccitata dal vino e dal fuoco che danzava sfrontato di fronte al suo corpo.Lui rapito dalla magia di quella coinvolgente atmosfera, trattenne il respiro un momento seguendo con gli occhi quella goccia assassina che per lui segnò l'inizio di un sogno che si stava avverando. L�uomo riprese a respirare e si avvicinò a lei, fu turbato da quel profumo di donna, da quel sapore di miele fermentato che forse inumidiva il pizzo delle sue mutandine. Intenso e pregno di particolari essenze l�odore che saliva dal suo basso ventre giunse alle narici di lui. Eccitato il maestro posò le mani sulle spalle della giovane ragazza, le lasciò scivolare sul collo, poi i polpastrelli incontrarono le acerbe collinette dei seni, li carezzò, quindi aprì un poco le ...
    ... labbra e le poggiò sul collo, ne gustò il sapore, lei rispose con un lievissimo gemito.Lei si rammentò in quel momento dei giochi davanti allo specchio, e percepì l�umidità fra le sue gambe farsi sempre più abbondante, sentì l�odore aspro di quegli umori e la sua mente evocò quell'identica fragranza che era solito annusare sulle sue dita bagnate dopo la masturbazione. Si sentiva il viso avvampare, il camino, il vino, i suoi lubrici pensieri le provocavano un deciso rossore diffuso sul viso. Anche se era di spalle avvertì lo sguardo di lui addosso, da dietro il maestro, dopo quei pochi fuggevoli sfioramenti, godeva di quel mistero appena svelato, lei allora si bagnò le mani nel rosso del vino e iniziò ad inumidire l'argilla che a contatto con il liquido prese vigore e sembrò inturgidirsi sotto le sue mani prendendo la forma di un mitologico fallo gigante, lei lo accarezzò a lungo, mimando la masturbazione maschile ed offrì quello spettacolo conturbante a quell'uomo seduto dietro di lei. Lui posò il bicchiere, le spostò la coda dei capelli e poggiò nuovamente le labbra umide semiaperte baciando le spalle ansiose della giovane allieva. Poi lui disegnò con le mani i bordi del busto di lei fino alle pieghe dei suoi fianchi seguendone con le dita le armoniose curve, lei sentì la pressione dei palmi delle mani dell'uomo e si piegò in avanti, sciolse le gambe dalla posizione del loto e si mise in piedi, facendosi sfilare delicatamente la gonna di lana cotta, ormai inutile difesa di ...