1. Amore Clandestino 2 - Pioggia


    Data: 29/05/2019, Categorie: Etero Autore: Perseus

    Lo spettacolo non era stato nulla di eccezionale. Come tutte le altre volte in cui si erano incontrati la serata era iniziata in un modo molto anonimo. Il luogo di ritrovo era sempre quello, non l’avevano mai cambiato, come se traessero un senso di conforto e di protezione dalla clandestinità delle loro azioni. Nell'ampio centro commerciale potevano essere chiunque senza essere speciali, senza attirare sguardi o attenzioni indesiderate. Ma ogni volta cambiavano vetrina, così, per sfida, dalla prima volta che avevano deciso di incontrarsi. “Scegli tu quale negozio.” Lei aveva sorriso davanti al modo sicuro e deciso di Enrico, persa in quel suo sguardo innamorato. “D'accordo, ma non ti dico quale. Dovrai trovarmi.” E così era stato. Da quella prima sera, quel piccolo rituale era diventato parte viva e fondamentale del loro incontrarsi. Con un'unica regola: che lei si presentasse in gonna, quale che fosse non aveva importanza, purché fosse gonna. Elisa non aveva capito il perché di quella clausola ma, in fondo, a lei portare la gonna piaceva. E ancora di più le piaceva assecondare i desideri del suo amante. Quella sera non era stata differente dalle altre. Per puro caso, solo perché la sua attenzione era stata colpita da un paio di piccole scarpette rosse e blu molto graziose, aveva scelto una piccola bottega di articoli per bambini e lui, rimanendo alle sue spalle, aveva scherzato sul fatto di non sentirsi ancora pronto per quel passo. “Però sarebbe bello un pargolo con i ...
    ... tuoi occhi e il tuo sorriso.” Elisa aveva percepito un attimo di gelo in seguito alle sue parole prima che lui l'abbracciasse da dietro. Con amore. “Io ci metto il sorriso, ma gli occhi sono un compito tuo.” Si era abbandonata al calore di quella stretta, sentendosi sicura e protetta e posandogli un bacio sul braccio. “Farò del mio meglio.” E se a casa avevano i rispettivi coniugi ad aspettarli, in quel momento, erano entrambi ben lontani da preoccuparsene. Erano rimasti immobili per un attimo senza tempo prima che lui la prendesse per mano, per la prima volta prima di salire in auto, e l'aveva portata a teatro. Lo spettacolo non era stato nulla di speciale, non per colpa degli attori, ma perché non era riuscita a vederlo fino alla fine. Enrico aveva scelto una posizione appartata da cui si faceva persino fatica a vedere il palco. Non gli interessava nulla dello spettacolo, era solo una scusa per poter stare con lei, in pace, lontani dal mondo. Voleva solo godersi il suo calore, la sua compagnia. Era stata lei a iniziare ed era bastato poco perché, seduti in disparte, avessero iniziato a rincorrere baci, carezze e attenzioni. Fino al momento in cui Elisa, fingendo non curanza, aveva lasciato che una mano scivolasse sul cavallo dell’amante, stuzzicandolo. Quale piacere per l'anima sentire che quelle attenzioni non erano sprecate! Era riuscita a sentire ogni brivido che aveva provocato in lui facendolo proprio e il suo stesso corpo aveva risposto con altrettanto piacere. Quanta ...
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