Amore Clandestino 2 - Pioggia
Data: 29/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Perseus
... lineamenti di quella donna così semplice, così pura, così lei. “Mi sto bagnando tutta…” Il tempo delle parole finì. Le loro labbra si sfiorarono per un istante, prima di aprirsi e trasformare quel bacio, all’apparenza innocente, in qualcosa di molto più peccaminoso e passionale, al sapore della pioggia, della primavera, dell’amore proibito. Con il cuore che batteva impazzito, Enrico le afferrò i capelli, costringendola a piegare indietro il capo. Elisa gemette, tanto di dolore quanto di piacere quando la bocca del suo amante si chiuse sulla pelle morbida e profumata del collo. “Sei mia.” Due parole, forse semplici forse banali, ma con il potere di farle vibrare l’animo. Voleva lui, soltanto lui, per tutto il tempo che le restava da vivere su questa terra. Con il desiderio che le divorava l’animo aprì le cosce e non aveva alcuna importanza che fossero all’aperto e che fosse potuto passare qualcuno e vederli. Lo voleva per sé, lo voleva dentro di sé. Per non lasciarlo più andare. Persa nel limbo del piacere sentì solo il seno che le veniva stretto, massaggiato e poi stretto ancora, come a ribadire il significato ...
... di quelle due parole. Ansimò. La pioggia scivolava sul suo corpo, ovunque, al ritmo delle ondate di piacere che sconvolgevano il suo spirito. Le venne naturale assecondare i movimenti di Enrico e non fece caso alla gonna che veniva alzata. Gli cinse il collo con entrambe le mani, si aggrappò a lui chiudendo le caviglie dietro i suoi lombi e lasciò che lui facesse il resto. “Sono tua.” Nel momento in cui Enrico la fece sua, i loro corpi smisero di essere distinti e lontani e per le loro anime fu come vagare attraverso il tempo e lo spazio unite dal legame più profondo. Fradici, appagati, innamorati, risalirono in auto. “Non l’avevo mai fatto così… sotto la pioggia…” Enrico la guardò. Piccoli rivoli le scorrevano lungo il viso, facendola assomigliare a una ninfa appena uscita dai flutti. Era meravigliosa con quel vestito bagnato che si incollava sensualmente alle curve del suo corpo. “Come faccio a tornare a casa con il vestito in questo stato? Avresti dovuto dirmelo…” “Certi momenti vanno vissuti, senza pensare a ciò che sarà.” Le loro labbra si sfiorarono ancora una volta. Il resto del mondo non aveva importanza.