1. Sara


    Data: 29/05/2019, Categorie: Etero Autore: guipan

    Carlo è seduto come ogni mattina in uno dei vagoni centrali del metrò e attende che il treno parta dal capolinea di Sesto.
    
    Il suo viaggio prevede un cambio di treno a Loreto per prendere la metrò verde per poi scendere a Gioia.
    
    Altri 300 metri di strada a piedi per arrivare, finalmente, in ufficio.
    
    Anche stamattina nello stesso vagone sale la brunetta che lo fa sbavare.
    
    La temperatura estiva le permette un abbigliamento molto leggero ma soprattutto sexy. Oggi l’ampia scollatura del corto vestitino lascia ben poco all’immaginazione.
    
    Il suo seno è ampiamente scoperto e l’assenza del reggiseno completa l’opera.
    
    Impossibile restare indifferenti.
    
    Lo sguardo viene calamitato verso quelle splendide tette.
    
    Carlo stamattina si ritrova la brunetta praticamente di fronte e non è solo il seno ad attrarlo. Il corto vestito lascia un’ampia porzione delle cosce scoperte.
    
    Carlo ormai deglutisce a vuoto.
    
    Quella vista riesce ad eccitarlo nonostante sia ancora mezzo addormentato.
    
    Continua a fissare la ragazza non riuscendo a distogliere lo sguardo da quel corpo così desiderabile.
    
    Lei ha lo sguardo perso nello schermo del suo smartphone.
    
    Ogni tanto un sorriso illumina il suo viso rendendola ancora più dolce agli occhi di Carlo. Impercettibilmente lei dischiude leggermente le gambe e lui può notare il bianco della stoffa delle mutandine stagliarsi contro il colore ambrato delle cosce.
    
    L’eccitazione è ormai alle stelle e lui decide che stamattina in ...
    ... ufficio l’aspetteranno un po’. Seguirà quella ragazza.
    
    Vuole vedere dove va ogni mattina.
    
    Deve saperlo.
    
    Ed in cuor suo spera di riuscire a vincere la sua atavica timidezza e abbordarla, conoscerla e magari portarsela a letto.
    
    Mentre ancora fantastica sugli ipotetici sviluppi di quella mattinata ecco che lei si alza e si avvicina alla porta, pronta per scendere alla prossima fermata.
    
    Carlo si sveglia dalle sue fantasie e si alza anche lui tenendosi a debita distanza da quella brunetta che lo sta facendo andare fuori di matto.
    
    Scendono entrambi e lei si avvia fuori dalla stazione.
    
    Il suo passo è svelto e Carlo fatica quasi a seguirla.
    
    Lui è dietro di lei a una quindicina di metri di distanza.
    
    Improvvisamente lei svolta a destra in una viuzza stretta del centro, lui la segue ancora, ma una volta svoltato, nella via non c’è nessuno.
    
    Lei si è volatilizzata.
    
    Scomparsa.
    
    La delusione ora dipinge il suo volto!
    
    - Cazzo! L’ho persa! Dove diavolo è andata?
    
    Comincia a guardarsi intorno avanzando lentamente in quella stretta stradina.
    
    Nulla, solo portoni chiusi e della ragazza nessuna traccia.
    
    Sta per tornare indietro, ormai pronto ad avviarsi verso la metropolitana per andare, finalmente, in ufficio, quando sente il cigolio di un pesante portone in legno che si apre.
    
    Un braccio femminile spunta fuori dall’apertura e la mano afferra il braccio di Carlo tirandolo piano verso l’interno.
    
    Lui entra dentro ed è sorpreso nel vedere la brunetta ...
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