la mia prima volta dopo lui
Data: 02/06/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Soledeicaraibi
... perizoma e i due che mi tenevano mi schiusero con dolcezza e decisione le gambe. Allora aprii gli occhi e davanti c’era Valerio; era in piedi, nudo e con le braccia incrociate, come il boia sul patibolo che aspetta l’arrivo del condannato. Cominciai a tremare perché fui invasa da un misto di paura ed eccitazione allo stesso tempo. Ero stata solo di lui finora e qualcosa mi disse che questo primato stava per essere battuto. Tolsi lo sguardo dal viso di Valerio e cominciai a portarlo istintivamente più giù: Rabbrividii! Valerio aveva un cazzo enorme. Tentai istintivamente di chiudere le gambe ma non mi fu possibile. Tentai di giocarmi un’ultima, disperata carta: cercai di nuovo lo sguardo di lui. Era nell’angolo a sinistra, bello come il sole, con il cazzo in mano che se lo accarezzava: capii che per me era veramente la fine. Valerio puntò il suo pitone tra le mie labbra e cominciò a strofinarne la punta per un tempo interminabile facendomi cominciare a bagnare. Non so quanto ne passò: mi diede un piccolo colpo di reni. Lanciai un urlo, breve ma forte: era riuscito a far passare la punta. Egli le tento tutte ma non fece molta strada e allora, con grande pazienza e dolcezza, si limitò a percorrere solo quella breve e stretta che riuscì a tracciare, se la fece bastare, mentre le mie gambe tornarono finalmente libere dalla morsa delle mani di Francesco ed Ilario che nel frattempo, non so come, si erano denudati. Francesco si avvicinò al mio viso mentre Ilario… già… dove era ...
... Ilario? Cominciai a cercarlo… e lo trovai: era nell’angolo, in piedi, e mio marito era in ginocchio che gli faceva un pompino! Mai avrei sospettato che lui fosse capace di tanto. Non capii più nulla e di istinto spalancai completamente le gambe. A quel punto Valerio, che mi stava scopando a mezzo servizio da quasi mezz’ora senza spuntarla, smise di essere delicato e con un grande colpo di reni me lo piantò finalmente tutto nella fica. Avrei voluto urlare ma non riuscii ad emettere alcun suono. Il cazzo di Francesco, infatti, si era insediato nella mia bocca e me la aveva tappata. Non ne potei più e misi da parte ogni ritegno ed ogni imbarazzo. Non pensai più al dopo e cominciai ad ancheggiare e a succhiare. Valerio mi sfondò completamente la fica ed io, di tanto in tanto, alzavo un po la testa per vedere, ma soprattutto per capire come un cazzo di quelle dimensioni poteva entrare ed uscire da me a suo piacimento. A piccoli colpi mi spostai sempre più verso la sponda del letto, fu il suicidio completo; Valerio mi tirò del tutto verso il bordo esterno del letto, avendo vita facile anche nei movimenti oltre che nella penetrazione. Ma a quel punto non me ne importò più nulla. Persi il conto degli orgasmi, che furono tre o forse quattro; me ne mancava ancora uno, che sarebbe arrivato insieme a quello di Valerio; Infatti, di li a poco Valerio venne dentro di me; i suoi schizzi contro il mio utero furono poderosi ed io ebbi un ultimo, violentissimo, orgasmo. Anche Francesco arrivò al ...