Ogni maledetto weekend (parte terza)
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio
... contro natura. Mi facevo violenza, non so se puoi capirmi."
"Un po' si. Senti Elena, io ti aiuterò a saltarne fuori, ma tu ci devi mettere del tuo."
"Cosa vuoi che faccia? Hai qualche idea?"
"Che ne dici se facciamo delle prove? Tipo: dal lunedì al venerdì fai la brava, mentre nel weekend ti concedo qualche avventura."
"Ehmmmmm, quello che ho detto che conosci, non può i fine settimana."
"Ma vi vedete ancora? Avevo capito che non avevi storie fisse."
"Solo con lui. C'è anche il Carabiniere che passa di tanto in tanto, quando fa il turno serale. Con gli altri no."
"Ma non è rischioso farlo sulla rampa del garage? Se arriva una macchina?"
"Si, il rischio c'è, per questo ultimamente lo facciamo all'interno del nostro garage."
"Bravi. E adesso capisco perché mi hai fatto portare giù la poltrona. Eri stanca di farlo in piedi?"
"Si. Tu non immagini quello che si può fare su una poltrona."
"E con quello che non mi vuoi dire, come fai? Se hai bisogno della mia vicinanza?"
"Tu ci sei. Ma abbiamo detto che di questo non si parlava, altrimenti chiamo Mario."
"No, Mario no, va bene non ti farò altre domande. Lo puoi vedere il venerdì, d'accordo?"
"Penso di si. Devo sentire da lui, ma non ci dovrebbero essere problemi."
"Ti posso chiedere una cosa Elena? Andiamo un po' sul personale."
"Certo che si."
"Il culo, si, qualcuno l'ha violato?"
"Noooo che dici? Quello è tuo, te lo meriti. Quando vuoi, come vuoi."
"Uffff, pensavo di ...
... essermelo perso. Lo voglio stasera, ti va'?"
"Subito? Mamma, ho già male, mi brucia."
Si tira su', mi abbraccia e mi bacia: "Che bello averti di nuovo qui, e che liberazione averti confessato tutto. Ti amo da impazzire."
"Anch'io ti amo Elena e spero di reggere tutto quello che mi aspetta."
"Ce la farai, perché mi ami."
"Questo è certo. Che dici se dopo pranzo usciamo? Possiamo andare a vedere i carri in fiore, c'è la sfilata. Dicono che siano fantastici."
"Si tesoro, facciamo tutto quello che vuoi."
La sfilata fu molto bella, i carri erano stratosferici, tipo quelli che sfilano quadro c'è il carnevale ma con le figure fatte con fiori veri, e di vario colore. Elena, al solito, era vestita poco, con una gran minigonna, ed io sperimentai subito quello che mi spettava nei mesi ed anni a venire. Fu una specie di antipasto.
C'era una marea di gente lungo tutto il percorso, con Elena ci fermammo in un angolo dove la visuale era ottima, ma tutto intorno, dietro e davanti a noi, c'era gente. Ci tenevamo per mano, poi lei mi si accostò ancora e spostandosi dietro mi abbracciò, la sua bocca era vicino alle mie orecchie, e la sentii gemere. Mi stavo girando per capire cosa stesse succedendo, quando lei sottovoce mi disse: "Fermo, non ti muovere. C'è qualcuno che mi sta palpando il culo."
"Cosa?" Una sua mano scese sulla mia patta e cominciò a palparmi l'uccello da sopra i pantaloni.
"Fai finta di niente, ti faccio io il resoconto."
Ed incominciò: "Ho una mano ...