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L'iniziazione
Data: 03/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: cyberschiavo
... stare non vedi che è ancora piccolo” - sbottò un altro. “Io dico che non gli tira neppure!” - aggiunse il terzo. “Io invece dico che impara in fretta! Dai vieni qui.” - mi disse facendo segno di seguirlo. Prese in mano il giornale che aveva buttato in terra quando mi avevano scoperto, si mise a sedere con la schiena contro una roccia e cominciò a sfogliarlo; io mi accomodai di fianco a lui aspettando che mi desse delle spiegazioni. “Vedi questo è un giornale porno che ci serve per eccitarci, ossia per far diventare duro come il marmo il nostro cazzo.” Cominciò poi ad indicarmi delle figure che io personalmente non riuscivo a comprendere: vi erano degli uomini e delle donne nelle posizioni più assurde, ma il tutto si sintetizzava nel fatto che vi era sempre una penetrazione da parte del cazzo dell’uomo dentro la fessura o nel culo della donna. “Ecco questa è la posa in cui vorrei mettere quella gran troia di tua sorella uno di questi giorni” - disse ridendo Roberto cominciando a togliersi i pantaloni e tirarsi giù le mutande. A quel punto vidi che il suo uccello era diritto come un fuso e che era enorme paragonato al pistolino che mi ritrovavo io, non capivo come ci era riuscito. Intanto gli altri che erano rimasti in piedi lo imitarono mettendo in mostra le loro nudità, mi girai verso Roberto che nel frattempo aveva impugnato il suo cazzo con la mano destra facendo su e giù. “A questo punto la sega consiste nel fare avanti e indietro con la mano fino a ...
... che non ti esce dall’uccello una sostanza chiamata sborra simile ad uno yogurt e il gioco è fatto”. “Questo in mancanza di una figa che si faccia sbattere” - aggiunse un altro ridendo. “Bene, ora se vuoi far parte del gruppo tocca a te farci vedere cosa sai fare”. A quel punto si accorsero del mio imbarazzo e per farmi coraggio cominciarono a dirmi che non dovevo vergognarmi. Mi alzai di scatto e incominciai a slacciarmi i pantaloni lentamente, uno di loro mi si avvicinò ancora con il cazzo in banda e mi aiutò a spogliarmi; rimasi in pratica solamente in canottiera con le mani che tentavano di coprire le mie nudità. “Dai non avere vergogna , non vedi che siamo nelle tue stesse condizioni? E poi volevi far parte del gruppo o sbaglio? Dai che ti diamo una mano” A quel punto mi fece sedere e cominciò a prendere in mano il mio uccello che piano piano diventava un poco più gonfio: “Hai visto che non è difficile ? Ti diverti, sta sentendo qualcosa?” “Hei, dico non starai mica divertendoti a fargli una sega?” - disse Marcello a Roberto. “Veramente per cambiare un poco avevo pensato ad un’altra cosa, già che ci siamo” “Ma non vorrai mica...” Roberto non gli fece finire la frase che mi disse: “Se vuoi ti faccio provare un’altra cosetta, sei disposto a farla per me ? non è brutta sai! Vieni qua”. Mi fece alzare e mi portò vicino ad un masso isolato e abbastanza piccolo. “Vieni, sdraiati a pancia in giù sul sasso, bravo così” - cominciò poi a sputarsi sul suo bel cazzo e ...