11 - La Casa
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
Michela guardò verso la casa di campagna e sorrise.Era perfetta.La porta si aprì e ne uscì una donna castana, che avanzò verso di lei tendendole la mano."Piacere, io sono Barbara", disse la donna.Si strinsero la mano."È bellissimo - disse Michela sorridendo - non posso credere di aver avuto una fortuna così grande!".Guardò verso Barbara: "Non ha cambiato idea, vero?".Barbara sorrise e scosse la testa: "No, non ho cambiato idea. Mi segua, le farò vedere tutta la casa".Entrarono nell'edificio e Barbara la guidò attraverso le stanze.Era una casa che aveva sicuramente tanti anni, ma era stata interessata recetemente da una massiccia ristrutturazione; era visibile anche per Michela che non era un'esperta del campo.Barbara le mostrò le camere e i servizi, poi uscirono nuovamente e si recarono nell’edificio contiguo."Questa era originariamente la stalla - disse Barbara - noi per anni l'abbiamo usata un po' come garage e un po' come zona franca, per fare piccoli lavori o anche solo per far giocare i bambini quando erano piccoli".Michela si guardò attorno: c'erano molti oggetti, strani per lei che era abituata alla città.Sorrise ancora e annuì molto decisa. "Mi piace molto, sono molto contenta", disse l'ennesima volta.Uscirono nuovamente nel cortile e si indirizzarono verso il prato."Una delle maggiori risorse di questa casa - spiegò Barbara - è sicuramente questo grosso giardino. I miei nonni, gli antichi proprietari, erano contadini e non potevano neppure concepire una casa che ...
... non avesse un vasto terreno attorno. Fino a vent'anni fa tutto questo era coltivato; noi purtoppo non abbiamo più potuto occuparci del terreno e sono rimasti solo gli alberi da frutta. Però è molto bello e soprattutto permette di essere molto liberi. D'estate è bello prendere il sole e oziare in questo giardino".Michela annuì e pensò, dentro di sé, che era proprio il tipo di sistemazione che stava cercando.Aveva nelle velleità artistiche, le piaceva sia a dipingere che scolpire, e purtroppo quelli di non erano hobby che potesse coltivare in un appartamento.In primo luogo perché necessitavano di parecchio spazio, e in secondo perché aveva bisogno di stare in un posto che la ispirasse.Erano anni che cercava una soluzione di quel genere, ma fino a quel momento non aveva trovato opportunità che fossero anche alla portata delle sue tasche.Sia lei che il suo ragazzo, Paolo, non avevano infatti grandi entrate: Paolo lavorava come operaio e Michela guadagnava qualche soldo dalla vendita sporadica delle sue opere.Tutto molto romantico, ma di fatto insufficiente per potersi permettere un affitto elevato."Barbara, voglio essere sincera con lei - disse Michela - l'affitto che mi state chiedendo è decisamente basso, molto più basso rispetto a quello che ho trovato per soluzioni molto simili. C'è qualcosa che devo sapere? C'è qualche problema con la casa?".Barbara sorrise, scuotendo la testa."No, non c'è nessun problema. Lo vede da sola: una casa come questa necessità di un'attenzione ...