1. 11 - La Casa


    Data: 03/06/2019, Categorie: Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... mano e lo scostò.Rivelò un grosso mobile rotondo, simile ad un tavolo, ma appoggiato alla parete.Quello che però incuriosì subito Michela furono delle cinghie inchiodate al perimetro del tavolo.Le esaminò con attenzione: non si fosse trovata in una casa di campagna, avrebbe potuto immaginare che quell'oggetto arrivasse dagli arredi di un antico castello.Sembrava proprio uno di quei tavoli in cui, durante l'inquisizione, venivano legate le streghe per essere interrogate. Sicuramente si sbagliava, eppure non riusciva a immaginare nessun altro utilizzo per un mobile come quello.Strano.Rimise a posto il lenzuolo e passò ad esaminare altri oggetti. Si avvicinò ad una credenza: era proprio una di quelle originali in cui di solito si tenevano le provviste.Aprì i cassetti, trovando ogni genere di utensili: cacciaviti, martelli, chiodi, seghetti.Aprì un altro cassetto, e in questo trovò una vecchia macchina fotografica, di quelle ancora con la pellicola. Sapeva come usarla, suo padre ne aveva una molto simile.Sbloccò il meccanismo e fece ruotare la rotellina: c'era una pellicola dentro. La fece avvolgere completamente, poi aprì l'alloggiamento e la prelevò.Il giorno successivo l'avrebbe portata a sviluppare, era molto curiosa di quello che avrebbe trovato sopra.Certo, avrebbe dovuto restituire le foto a Barbara, ma probabilmente quella macchina era lì dimenticata da anni.Magari avrebbe trovato qualche foto artistica dei vecchi tempi da incorniciare e da appendere nel ...
    ... soggiorno.Tornò a casa: aveva ancora tante cose da fare.Ore dopo, giaceva ancora nel letto senza riuscire a prendere sonno.Forse era la nuova casa, forse era il silenzio profondo a cui non era abituata, forse era semplicemente emozionata per la sua nuova situazione.Si alzò dal letto e prese una vestaglia.Scese al piano di sotto, con l'intenzione di prepararsi una tisana per conciliare il sonno. È vero che non aveva degli orari da rispettare, ma la casa era ancora tutta da sistemare e voleva fare molto il giorno successivo. Non aveva considerato un elemento: non aveva bustine di tisana in casa.Però era in campagna, probabilmente avrebbe trovato nei prati qualcosa di altrettanto valido.Le piaceva molto la menta, era abbastanza sicura di averne visto un cespuglio nel prato.Fuori la notte era splendida, le stelle brillavano e la luna illuminava quasi come fosse giorno.Le venne in mente la radura che aveva visto quel mattino con Barbara. Uscì di casa e, stringendosi nella vestaglia, si incamminò verso il punto in questione.Non faticò a trovarlo: anche se sembrava provenire da un'altra epoca, era semplicemente a trenta metri da casa sua.Facendo attenzione a non graffiarsi, penetrò attraverso la fitta cortina di alberi e si posizionò dentro quella zona perfettamente circolare che aveva già notato al mattino.Non faticava a immaginare che Barbara e sua sorella avessero reputato magico: lo era.Si guardò attorno, cercando di suggestionare se stessa e immaginare che ci fossero migliaia di piccole ...