Matilde 02-17 - quasi lesbica
Data: 04/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alex46
... rivolta da un lato, se li toglie (e con loro via anche le scarpe), poi toglie i miei. Rimango in tanga, chiaramente umido sul davanti.
In tutto questo movimento ho modo di vederla nuda: lei è longilinea, abbastanza magra e con quelle enormi tette che però sono naturali. La voglio.
La figa è depilata, a parte una lieve striscia di pelo lasciata ad arte. Più o meno come me.
Poi lei si rimette nella posizione di prima, sempre con il ginocchio tra le mie gambe.
Mentre lei continua a baciarmi, io sollevo appena la coscia, in modo da premerle anch’io la zona pelvica ed eccitarla in modo manifesto. Lei è completamente fradicia, comincia a perdere controllo, accelera i suoi baci e mi fa carezze ovunque.
- Ti ho desiderata tutta la sera, da quando ti ho vista...
Sento la punta di un suo dito toccarmi il clitoride e questo mi fa rabbrividire.
- Io... non sono abituata alla corte delle donne...
Ma sono anch’io bagnata e non ci mette molto a scoprirlo anche lei. Fa un po’ di andirivieni tra clitoride e fessura, poi mi infila due dita dentro.
Mi manca il fiato quando lei incomincia a scoparmi con le dita. Mi piace, sono contenta di averla sedotta, ora la vedo splendida. Potete capirlo?».
- Certo che posso capirlo – dico io.
La gelosia mi sta mordendo. Il pensiero che Debra in questi mesi abbia menato in giro la figa mi può stare anche bene, ma che addirittura parli di “splendida”, ecc, non lo sopporto.
- Invece non puoi capirlo... non hai mai fatto ...
... sesso con una donna senza amarla.
- Non credo sia molto diverso...
- Sei gelosa, Matilde?
- Sì, amore, ma ti posso perdonare tutto – le sorrido.
- Tu perdonare me? Sono io caso mai a doverti perdonare... se non altro per esserti per tutto il tempo sbattuta mio marito... - ma mentre lo dice ride apertamente.
«Sento le dita che vanno e che vengono, sdraiata come sono a gambe aperte sul letto, mentre questa Anna appena conosciuta mi scopa ormai apertamente per farmi godere.
Si è messa anche comoda, seduta sul letto con i piedi sul pavimento, per potermi vedere meglio.
Quando però sento avvicinarsi l’orgasmo, la costringo a riavvicinarsi, e le faccio capire che voglio ricambiare. Lei non si fa pregare, e in breve le infilo anch’io due dita dentro; cominciamo a muoverci perciò con un certo ritmo, sempre più veloce.
Sono io quella che viene per prima, anche se in modo non così violento. Comincio a gridare, lei sente che le sto stringendo le dita con le cosce e che il clitoride pulsa al massimo. Così comincia anche lei a cavalcare con la figa sulle mie dita e a sborrare urlando.
Continuiamo a menarci la figa fino a che le onde non diminuiscono un poco.
Avrei voglia di chiederle perché proprio me quella sera, donne belle ce n’erano parecchie, alcune anche sole e certamente disponibili.
- Tu sei speciale! – mi sento dire, come se avesse indovinato i miei pensieri.
Non c’è alcuna tregua. Anna mi bacia sotto alle tette e continua a scorrermi sulla pelle ...