Punti di vista
Data: 19/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
LUI: Da poco si era trasferita nel mio stesso paese, a 50 metri dalla mia abitazione, una giovane famigliola, formata da marito, moglie e un bimbo di 10 anni. La mia attenzione era rivolta soprattutto a lei naturalmente, biondina, ricci raccolti spesso in una coda, 30 anni circa, fisico sportivo con un seno non vistoso ma un culo da favola, tondo e ben sodo. Non capitava spesso di incontrarla, si faceva vedere poco in giro, sapevo che aveva da poco trovato lavoro nel bar del paese ma non la si vedeva dietro al bancone, bensì se ne stava in laboratorio a sfornare cornetti e preparare torte e dolciumi vari. Le piaceva tenersi in forma, qualche volta l’avevo incrociata per le vie della città correre con le sue cuffiette nelle orecchie e a passo spedito. Il marito invece si faceva vedere più spesso in giro, lo si trovava di solito al bar del paese a scambiare chiacchiere con gli altri paesani fino ad ora di cena per poi tornarsene a casa. Da buon investigatore avevo fatto caso agli orari ed ai giorni in cui l’avevo vista andare a correre e così, in un giorno di riposo che mi trovavo a casa, dissi a mia moglie di voler andare a correre. Indossato così l’abbigliamento ginnico, iniziai una leggera corsettina nel quartiere, passando più volte davanti casa sua, ma di lei nemmeno l’ombra. Gli scuri erano chiusi, di macchina ne avevano solo una e la usava sempre il marito. Pensai di aver scelto il giorno sbagliato, così ormai deluso, lasciai perdere quella strada e uscì fuori paese, ...
... correndo per le strade di campagna. Stavo ormai raggiungendo la casetta abbandonata, punto di riferimento per chi andava a correre, dopo la quale bisognava per forza tornare indietro. Fu in quel momento, qualche decina di metri prima della famosa casa che mi vidi superare da una donna. Avevo le cuffie con la musica e per questo non l’avevo sentita arrivare, vidi questa figura passarmi accanto e incrociai il suo sguardo al volo, prima che mi superasse del tutto.
Era lei. Magnifica, indossava un pantaloncino corto aderente che metteva in risalto il suo bel culo, un top sportivo nero a mezzo busto, capelli raccolti ma soprattutto lasciò una scia di profumo che mi inebriò tutti i sensi. Fui preso così alla sprovvista che in pochi secondi si era già allontanata, accelerai così il passo, non volevo perdermi quello spettacolo, le stavo dietro ma non volevo superarla né tantomeno starle troppo attaccata, potevo spaventarla, in fondo eravamo pur sempre due sconosciuti e soprattutto ci trovavamo in un posto alquanto disabitato. Arrivammo alla casetta e lei girò per tornare indietro, incrociammo i nostri sguardi a lungo, la salutai e lei ricambiò con un sorriso affannato, mentre accelerava il passo per tornare a casa. Feci fatica a starle dietro, aveva un ottimo ritmo e io non ero abituato a correre come lei, così dopo qualche centinaia di metri dovetti demordere e pian piano la vidi scomparire. Arrivai a casa mezzo morto, quello scatto mi aveva bruciato le gambe, ero stanchissimo ma al ...