Punti di vista
Data: 19/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... tempo stesso ero felice per averla vista così da vicino. In mente mi era rimasto il suo sguardo, il suo profumo, quel piccolo tatuaggio che aveva sopra una spalla, raffigurante una lettera, e la visione di quel bellissimo culo.
LEI: Da qualche mese mi ero trasferita a causa del lavoro di mio marito, in questo paese sperduto, abitato da poche anime per lo più anziani. Per visitarlo non ci voleva molto, mi bastò mezzora per conoscerlo per bene e perciò passavo la maggior parte del tempo rinchiusa a casa. Mi cercai pure un lavoro e lo trovai presso il bar del paese dove mi fu detto che cercavano una ragazza, non come banconista ma bensì nel retro, in laboratorio. Certo, avrei preferito starmene dietro al bancone, conoscere più persone, ma accettai lo stesso. Passavo perciò la mattina al bar, per poi tornare a casa. L’unico svago che avevo, non avendo una macchina a disposizione, era andare a correre. Conoscevo ormai ogni singola strada del paese e delle campagne vicine, incontravo per lo più sempre vecchietti dirigersi verso le proprie campagne e raramente incrociavo qualche bell’uomo e quando ciò avveniva, mi piaceva superarlo e farmi rincorrere, come quando quella volta che incontrai un tipo che abitava vicino a me, un bell’uomo che avevo adocchiato più volte passando davanti casa sua, peccato che però fosse sposato. Volli però giocare con lui, perciò lo superai passandogli il più possibile vicino, quasi sfiorandolo. Una volta superato accelerai la mia corsa, ...
... ancheggiando più del solito, mettendo in mostra il mio culo, parte che gli uomini apprezzano di più in me. Arrivata alla casetta abbandonata, tornai indietro, incrociai il suo sguardo e lo vidi che quasi sbavava, avevo fatto centro, rallentai il ritmo per farmi raggiungere ma evidentemente non aveva abbastanza fiato per starmi dietro, così dopo un po’ decisi di lasciar perdere il gioco e me ne tornai a casa.
LUI: Passò un mese, dopo quel giorno non ero più riuscito a beccarla, l’avevo intravista sempre con il marito o più spesso con il figlioletto, tornando da scuola. L’estate stava arrivando e con essa anche il caldo, vederla passare davanti casa mia con quei pochi vestiti addosso o con quegli abitini leggeri era un colpo al cuore. Quella donna però, oltre ad essere bella nascondeva dietro il suo sguardo qualcosa di misterioso. Ne parlai con alcuni amici che mi confermarono i miei dubbi. L’avevano sempre vista in compagnia del marito, parlava poco, anche quando si fermavano al bar a chiacchierare con altri loro amici, nel quartiere non si fermava a parlare con nessuno, ricambiava sempre i saluti con un sorriso timido e senza aggiungere parole di troppo.
- “E’ la classica donna casa e chiesa, magari il marito è stato il primo ragazzo, è rimasta incinta senza volerlo che era giovanissima e poi sarà stata costretta a sposarlo”, disse Luca un mio amico. “Fidatevi, è così!”.
Pensai che Luca non avesse tutti i torti, però quella ragazza mi intrigava molto, ma non potevo fare ...