1. In ufficio


    Data: 04/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: limelime165

    ... leccai gli slip bianchi e sentii proprio la sua spranga drizzarsi, finchè gli usci la cappella dall’elastico degli slip. Era fradicio senza ancora averglielo preso in bocca direttamente, senza mutande.
    
    Gli abbassai le mutande, e restai estasiato. Un cazzo grande, peloso con la cappella fradicia di presborra. E un odore di uccello che mi mandò in estasi. Mi chiese di prenderglielo in bocca. In obbedii ovviamente. Mi ritrovai a fargli un pompino, in ginocchio davanti a lui che stava seduto sul water, con le sue gambe sulle mie spalle.
    
    Aveva un cazzo divino, gemeva e mugolava quando glielo stringevo in bocca e gli davo i colpetti con la lingua sulla cappella. Mi muoveva la testa mentre lo spompinavo. A un tratto mi disse che voleva alzarsi e scoparmi la bocca. In un attimo mi sentii la bocca nuovamente piena del suo cazzo odoroso e lui che mi scopava la bocca con un tal foga… avevo il naso nei affondato nei suoi peli, tanto me lo spingeva in bocca.
    
    Mentre mi scopava la bocca mi aggrappavo alle sue chiappe sudate. Ero in estasi e lui pure, a sentire da quanto gemeva. Mi chiese se avevo voglia di prenderlo nel culo, e che aveva portato dei preservativi se mi andava. Gli dissi di si, ma di fare piano perché ero vergine di culo. Infatti prima di lui solo bocchini e seghe, nulla di più. Mi disse di stare tranquillo, si sdraiò a pancia in su. Mi fece sedere col culo praticamente sulla sua faccia e iniziò a leccarmi il buco del culo. Ora ero io a gemere come un maiale. La ...
    ... lingua dapprima fuori, poi iniziava a farsi strada nel culo. Mi fece mettere a pecora e iniziò a massaggiarmi il buco…poi entrò con un dito. Sussultai….poi iniziai a provare piacere. Lo muoveva avanti e indietro…. Lo estrasse, sputò sul mio culo e le dita diventarono due. Sentivo un po’ di dolore, ma l’eccitazione era così tanta che passò subito. Sentii che prendeva qualcosa dai pantaloni. Era il preservativo, come intuii dallo strappo della bustina. Se lo infilò e puntò la cappella contro il mio buco del culo. Avevo paura. Aveva un cazzo duro e grosso. Gli dissi di fare pianto. “Tranquillo, rilassati”. E in un colpo spinse dentro la cappella. Trattenni un urlo. Poi iniziò a gemere e spingeva sempre di più, piano e sempre di più. Lo estrasse, mi bagnò il culo con la saliva ed entrò ancora….piano…..faceva male, ma sentivo una sensazione di godimento….sentirlo gemere mi arrapava un casino. Con un colpo secco entrò del tutto e lo capii perché sentii i suoi coglioni che mi sbattevano contro. Duri, pelosi e grossi. Chissà quanta sborra faceva. Mi chiavava forte ora, spingeva e mi montava e grugniva di piacere tenendomi per i fianchi. Io a tratti sentivo dolore per avere nel culo un cazzo così grosso, a tratti godevo come un maiale. “Fra, quando devi sborrare, sborrami in bocca, voglio assaggiare il tuo sperma”. Mi disse di sì, che me l’avrebbe infilato in bocca, tenendomi la faccia premuta sul cazzo mentre avrebbo sborrato. Mi trombava alla grande, mi chiedeva spesso se sentivo ...