1. Al bagno pubblico del parco (parte I)


    Data: 06/06/2019, Categorie: pissing, Autore: Marta G., Fonte: EroticiRacconti

    ... Udimmo solo la sua pisciata, prima intensa, poi più lieve, fino ad esaurirsi. Poi sentimmo dei suoni che interpretammo come quelli di una scrollata del cazzo, mimandola. Poi il nostro vicino di stanza richiuse la zip e non potemmo fare altro che vederlo allontanarsi. “Peccato sarà per il prossimo” sussurrai. Dovemmo attendere ancora un quarto d’ora perché arrivasse qualcun altro. Finalmente entro un altro uomo e noi curiosone studiammo bene la sua figura. Era un uomo maturo, sulla sessantina, in tenuta ginnica, probabilmente mentre correva aveva avuto lo stimolo di fare pipì. Per fortuna il tizio si appresso all’orinatoio sulla parete, di fianco la nostro bagno e noi lo guardavamo di profilo mentre armeggiava con il laccio dei pantaloncini da corsa per tirarli giù. Intanto ci davamo di gomito come due ragazzine. Tirò giù la parte anteriore del pantaloncino scoprendo degli slip grigi molto sudati, il che non fece che accrescere la mia eccitazione. Quindi abbassando l’elastico tirò fuori il cazzo dalle mutande. Era un cazzo sulla media, con la pelle che copriva la cappella un po’ rattrappita credo a causa dello sforzo fisico della corsa. Prima di iniziare la pisciata lo scappello e io e Cinzia ci guardando sorridendo. Una volta tirata fuori la cappella si rivelò più grossa di ...
    ... quanto sembrasse con il prepuzio sopra. Finalmente iniziò ad inondare l’orinatoio di un bel getto di urina gialla. “Cazzo quanta” mi mormorò appena percettibilmente Cinzia all’orecchio. Le intimai il silenzio per paura di essere scoperta. La pisciata fu piuttosto lunga, ma la cosa che mi eccito di più fu la scrollata; infatti lo sconosciuto lo scappellava e lo rincappellava come quando uno si fa una sega. Quando fini di scrollare anche le ultime gocce lo rimise negli slip e tiro su in pantaloncini e senza nemmeno lavarsi le mani se ne uscì da dove era entrato. “Dai che bella pisciata che ci ha fatto, no?” dissi a Cinzia. “Sì davvero, mi sarebbe piaciuto stare lì a tenerglielo in mano mentre la faceva” rispose. “Possibile che per ogni mia perversione tu ne abbia una che la supera e la migliora?” “Che ci posso fare? Sono fatta così; ti ha eccitato guardarlo? “Molto” “Sei già bagnata porcellina?” chiese Cinzia “Ancora no” “Dimmi la verità anche a te piacerebbe tenerne uno in mano mentre fa pipì?” “Sì lo ammetto e ammetto di averci già pensato” “E che fai me lo tieni nascosto? Ora vediamo se con il prossimo riusciamo a combinare qualcosa di ancora più audace” propose la mia amica “Cosa hai in mente?” domandai curiosissima “Tu non ti preoccupare, ora vedrai” Fine prima parte... 
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