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Data: 07/06/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: apache86
... soldi del caffè.
"Non erano questi gli accordi. Non amo che si ritrattino le condizioni. Un piacere averti incontrato."
Per alcuni istanti tutto scorre a rilento. Lei non ci crede. Lui l'ha piantata lì da sola e se ne è andato. Lo osserva mentre si allontana, a piedi, per il marciapiede, stordita. Da una parte è contenta, sa che dovrebbe tornare a casa dal suo fidanzato... Dall'altra... Arrivata fin qui... Parte l'impulso, non può tornare indietro. Di buon passo lo raggiunge.
"EHY! Aspetta!"
Lui si ferma, si gira per osservarla mentre lo raggiunge. Un'espressione indecifrabile sul volto, un misto tra la serietà, il sorriso divertito, e l'espressione di chi sa di aver vinto.
"Dimmi."
"Dai.. Andiamo a casa... Ti darò quello che vuoi..."
Si avvicina a lei di un passo, posandole una mano sulla spalla.
"Amica mia, non amo ripetere le cose. O mi dimostri ora, qui, subito, che non porti quelle mutande, o le nostre strade si separano qui."
Lei si guarda attorno. Vorrebbe farlo, ma il suo senso del pudore, la sua vergogna, la bloccano. Sono in mezzo alla strada, poco trafficata, vero, ma sempre strada è. La gente passa a piedi, in bici, in auto, sta affacciata alle finestre. Non ce la fa. Glielo si legge negli occhi.
"Ci leggiamo su face..."
Marco si gira e riprende a camminare. Pochi passi, prima di sentire ancora la voce di Cristina. Con calma si gira e allarga le braccia. Non fa in tempo a parlare. Lei, ferma sul marciapiede, inizia ad alzare la ...
... gonna tenendo gli occhi fissi su di lui. Centimetro dopo centimetro, la gonna sale. Ben presto l'orlo delle autoreggenti è in mostra a tutti quelli che passano.... La gonna sale ancora... Cristina sente la vergogna dentro di sé... Il suo sesso esposto agli occhi di chiunque, il folto boschetto di peli scuri che celano le pieghe più intime della sua carne esposto al sole, al vento, agli sguardi indiscreti.
"Ok, può bastare. Vieni con me."
Trae un sospiro di sollievo alle parole dell'uomo e vorrebbe morire, sprofondare, sparire. Eppure... Qualcosa... Qualcosa dentro di se si è mosso.
"No, non fare domande"
Una voce, dentro la testa di Cristina, e un brivido di piacere che le attanaglia le viscere.
La porta dell'appartamento si chiude dietro alle sua spalle con un sordo rumore. La casa di Marco si rivela fin troppo pulita e in ordine.. Ben diversa da come Cristina si fosse immaginata la casa di un uomo single. Imbarazzata e intimidita, si guarda attorno... Il salotto è caldo e confortevole con un bel divano spazioso e due poltrone davanti alla televisione, una libreria, un tavolo, tutto quanto. Non manca nulla. Una porta conduce alla cucina, un'altra al bagno e alla zona notte.
"Benvenuta nella mia dimora."
Le sorride cordiale l'uomo di casa, avvicinandosi a lei. Troppo. Ne sente l'odore della pelle, il profumo.... Le mani di lui si appoggiano sui fianchi e prima che Cristina si possa rendere conto di cosa stia succedendo, le loro lingue sono lì a rincorrersi, ...