1. Quattro uomini e una schiava


    Data: 08/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: woodydiane

    ... con una spruzzatina di grigio sulle tempie, si distingueva per la squisitezza e l'estrema cortesia. La prima volta che era stato da noi aveva portato una bottiglia di Ferrari. Molto sensibile, si era dimostrato ben presto sulla giusta lunghezza d'onda, e con lui l'esperienza era stata splendida. Quando lo avevamo contattato per questa serata “a cinque”, in un primo momento si era detto un po' titubante per la presenza di altri uomini (era abituato ad essere l'unico ospite)... ma poi alla fine la sua libido aveva vinto, e aveva accettato l'invito.
    
    Dopo di lui arrivò Raffaele, quello dei tre che viveva più vicino, l'unico che non venisse da fuori città. Infermiere trentottenne (con sulla testa la spada di Damocle della reperibilità!) alto e magro e con un'aria un po' da ragazzo, aveva capelli rossi e un pizzetto rosso che ogni tanto si tirava nervosamente. Alle prime armi sul sito. Non lo avevamo mai incontrato prima, ma il suo annuncio sul sito mostrava intelligenza e simpatia, ed era da un po' che volevamo incontrarlo. Facemmo sedere anche lui sul divano. Chiacchierando venne fuori che aveva molte passioni in comune con R., e che la vedevano allo stesso modo su molte cose. Iniziarono a comportarsi come fossero amici di lunga data.
    
    Durante tutto questo tempo, gli sguardi indugiavano spesso sulla schiava designata. R. indossava un abitino molto semplice, una fantasia a colori con una gonna che arrivava poco oltre il ginocchio, e delle scarpe senza tacco. Tutta composta ...
    ... sulla sua sedia, tranquilla, con le ginocchia unite. Nonostante ciò che ci accingevamo a fare, castigatissima. Ma gli sguardi di tutti, sempre meno disinvoltamente, convergevano sulle sue gambe, sul viso, sulla bocca socchiusa.
    
    Arrivò anche Luca. Alto sul metro e novanta, atletico, testa rasata, occhi chiari, barba cortissima, era per noi una vecchia conoscenza. Era il primo singolo che avessimo mai incontrato, e l'unico che avessimo incontrato anche una seconda volta. Nonostante ciò, non sapevamo molto di lui. A giudicare da certi indizi c'eravamo fatti l'idea che fosse sposato, e che i suoi incontri avvenissero all'insaputa della moglie. Ma a tutt'oggi di lui non sappiamo molto di più. Non risulta più presente sul sito, e il numero di cell che avevamo come contatto squilla a vuoto. Brutto segno? Speriamo di no. Ovunque sia, noi speriamo e gli auguriamo che tutto vada bene...
    
    Baciò due volte castamente R. sulla guancia (lei si mise in punta di piedi per raggiungerlo)... ed ecco, eravamo tutti presenti.
    
    “Bene”, dissi, pacato. “Credo che sia il momento di cominciare”. Mi voltai verso di lei. La feci alzare porgendole la mano. “Togliti le scarpe” dissi. Lei obbedì. Le feci alzare le braccia, afferrai l'estremità del suo vestito e con un solo movimento, glielo sfilai. Toccandole una spalla la feci poi voltare, nuda, verso i tre uomini seduti sul divano. Poi estrassi le manette da un cassetto. “Mani dietro la schiena”, dissi. Lo fece, e io potei ammanettare prima una mano, ...