1. Quattro uomini e una schiava


    Data: 08/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: woodydiane

    ... poi l'altra. “Inginocchiati”. Ancora una volta, obbedì senza fiatare. Dal basso, guardava negli occhi i tre ospiti che tra poco l'avrebbero usata come un oggetto. A quel punto mi abbassai anch'io dietro di lei e, usando una seconda manetta, fissai la prima alla gamba di un pesante mobile. Risultato: i suoi polsi erano ora vincolati a pochi centimetri dal pavimento, e lei non poteva alzarsi né muoversi in alcun modo. Era del tutto senza difese. Inerme, di fronte a ogni abuso.
    
    Mi scostai. “È pronta” dissi, e i tre uomini si alzarono dal divano.
    
    Sentii il respiro sibilarle tra i denti.
    
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    Subito dopo, ci fu tutto uno slacciare di cinture, un aprire di cerniere, uno sfilarsi indumenti. Nel giro di qualche secondo, il viso della schiava si ritrovò circondato da quattro membri maschili, pienamente eretti. A quella vista, si lasciò sfuggire un mugolio, che io giudicai a metà tra l'eccitazione e... be', un po' di paura. Un glande le venne fatto scorrere sulla guancia destra, un altro sulle labbra (e lei vi fece guizzare la lingua, furtiva), qualcuno le carezzò la delicata mandibola, il mento, io mi chinai e la baciai alla francese, Diego si fece baciare i testicoli, qualcuno le diede uno schiaffetto. Lei lanciava alternativamente sguardi di sfida e di sottomissione.
    
    “Bene, chi vuole essere il primo?”, dissi.
    
    Senza la minima esitazione, Luca le afferrò i capelli con una mano e l'attirò sul suo membro, spingendoglielo in bocca. Lei alzò le sopracciglia per la ...
    ... repentinità del gesto, ma lo accolse senza problemi e anzi cominciò subito a muovere la testa avanti e indietro su quella verga, dando inizio a una favolosa fellatio in piena regola. Lui rantolò per il piacere, mentre il suo membro entrava e usciva da quelle labbra così esperte. I loro sguardi si agganciarono, e guardandolo negli occhi senza pudore lei continuò il suo lavoro, con ritmo costante e regolare. Un ritmo che mantenne per diverso tempo. Credo almeno tre o quattro minuti, sempre di dentro-e-fuori, avanti-e-indietro. Quando rallentò, lo fece solo per fare affondi più morbidi, più erotici, in qualche modo più eccitanti ancora... Lui respirò affannosamente, e lei scelse quel momento per aumentare di nuovo la sua velocità. E poi ancora di più... e ancora! A un certo punto la sua testa si muoveva su quella erezione maschile con un ritmo che definire frenetico è dir poco.
    
    D'un tratto, dovette fermarsi e si staccò di colpo, respirando affannosamente per un buon mezzo minuto. Fili di saliva brillarono brevemente tra la sua bocca e il pene eretto, poi caddero. Quando il suo respiro tornò infine normale, Luca l'attirò di nuovo, più delicatamente stavolta, verso di sé. Mentre con una mano si menava il membro, spinse R. un po' più in basso, verso il suo scroto. Rispondendo all'invito lei docilmente glielo baciò, poi chiuse gli occhi e con la lingua cominciò umilmente a leccargli e insalivargli i testicoli. Viso premuto contro quell'inguine, naso immerso nei peli pubici, leccò ...