Per strada
Data: 20/10/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: aliceslave, Fonte: Annunci69
E’ una strada senza uscita che costeggia l’autostrada, è poco illuminata ed è un ottimo luogo per incontri di sesso, non solo nelle auto ma anche all’aperto. A volte si lasciano le luci di posizione accese per dare un segnale, altre volte si passeggia lungo la strada vicino la recinzione laterale.
Ci si trovano esclusivamente uomini, per lo più maturi, che cercano giovani gay o traveste da usare a loro piacimento.
Il luogo e la situazione mi hanno sempre eccitata smisuratamente e così mi è spesso capitato di andarci, una volta anche da travesta, ed in ogni occasione sono poi tornata a casa con il culo dolorante per i troppi cazzi presi.
L’ultima volta ho voluto andare oltre.
Erano circa le 23.30 di un sabato sera di prima estate ed avevo un enorme voglia di farmi sottomettere ed umiliare da qualche maturo e così ho guidato verso quei luoghi con la speranza di incontrare qualcuno che volesse divertirsi a schiaffeggiarmi e ad allargarmi il culo e torturare le mie tette.
Ero appena passata in auto in quel luogo e dopo aver visto il solito andirivieni, ho iniziato a fantasticare su come sarebbe stato arrivare su quella strada completamente nuda ed offrimi a tutti quegli uomini che avevano parcheggiato l’auto sulla via.
Questa mia idea si è ben presto fatta sempre più prepotente, portando la mia eccitazione alle stelle e così, quella che era una semplice fantasia, si è subito trasformata in un ORDINE che mi imponevo di DOVER ESEGUIRE. La mia voglia, se ...
... possibile, e' aumentata ancora di più e, mai come in quel momento, mi sono resa conto di essere davvero una troia oltre limite.
Dovevo essere completamente nuda, a piedi scalzi, ed indossare solamente un cappuccio sul viso, dove avrei anche inserito i preservativi. Dovevo quindi parcheggiare lontano da li ed arrivarci camminando, e così ho lasciato la mia auto a circa 500 metri, in un’altra via.
Spento il motore ho sfilato i sandali, poi i pantaloncini e la maglietta ed ero subito nuda; sotto non avevo nient’altro come sempre. Sono rimasta così nell’abitacolo qualche minuto per decidere quale sarebbe stato il momento migliore per uscire e cominciare a camminare per le strade. Poi mi sono fatta coraggio e dopo aver preso i preservativi ed indossato il cappuccio, che ha solo i buchi per occhi e bocca, ho aperto la portiera poggiando il primo piede nudo sull’asfalto. Senza pensarci ancora ed approfittando che in quel momento non c’erano auto di passaggio, ho chiuso la portiera ed ho cominciato a correre al centro strada, prestando attenzione se arrivassero auto da entrambe le direzioni. Mentre correvo avvertivo l’aria estiva delle sera che mi accarezzava la pelle e dentro di me bruciavo di eccitazione per la situazione che stavo vivendo. Ad un tratto ho notato la luce dei fari di un auto che proveniva verso di me e così mi sono portata a destra della strada dove avevo visto un cassonetto dei rifiuti. Li mi sono accucciata nella parte vicino all’ingresso di un’abitazione e, complice ...