1. Fuori campo: mia madre


    Data: 09/06/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    Ritorno a casa. Mia madre &egrave seduta al tavolo e sta sorseggiando il caff&egrave. Ha da poco fatto una doccia. E� avvolta nell�accappatoio che &egrave allentato in vita tanto che le si &egrave aperto sul davanti fino a scoprirle buona parte delle sue stupende zizze. Mi avvicino standole alle spalle. La circondo con le braccia e le do un bacio sul collo. La sento fremere.�Finalmente sei di ritorno. Incominciavo a preoccuparmi.��E di che? Sono stato dai nostri vicini mica in una foresta gremita di animali feroci.�Standole dietro non posso fare a meno di far scorrere il mio sguardo nell�apertura dell�accappatoio. Vedo una parte delle scure areole. La tentazione di allungare le mani e andare a toccarle le tette &egrave forte.�Vieni davanti fatti abbracciare.�Mi sposto sul davanti e mi piego sulle ginocchia. Lei allunga le braccia ed afferra le mie spalle. Nel farlo l�accappatoio si apre e le sue grosse mammelle balzano fuori. Dio, come sono belle. Non hanno niente da invidiare alle tette di Liliana. Due rosei capezzoli grossi come ciliegie si ergono al centro di due larghe areole caffellatte. La tentazione di agganciarli con le mie labbra e succhiarli &egrave forte. Non c�&egrave niente di scandaloso se lo faccio. Del resto la mia bocca &egrave rimasta attaccata a quei splendidi globi dispensatori di latte per i primi due anni della mia vita. Mentre mi sto convincendo che posso, mia madre mi attira a se e mi stringe in un forte abbraccio. Ho il viso schiacciato sulle sue ...
    ... tette. Il profumo del sapone che ha usato mi entra nel naso.�Lo sapevo.�&egrave la sua voce a portarmi sulla terra.�Cosa c�&egrave che non va?��Hai la schiena piena di graffi. Come te li sei fatti?��Forse sono state le spine delle siepi che circondano l�area della piscina. A parte un po� di bruciore non mi fanno male.��Non raccontarmi balle. La siepe che circonda la piscina non &egrave fatta di rovi. La conosco così come conosco la natura di quei graffi sulla tua schiena. Quelli sono segni che solo le dita di una donna sono capace di farli. Tu hai fatto sesso. In quella casa ci sono solo tre donne. Con quale delle tre lo hai fatto?�Nel tono di voce di mia madre colgo un pizzico di gelosia, glielo faccio notare.�Mamma non &egrave che sei gelosa?��Certo che sono gelosa. Quale madre non lo sarebbe se scopre che suo figlio &egrave stato fra le braccia di una donna.��Non mi riferisco a quel tipo di gelosia. Comunque sono stato nel letto di quella che &egrave la tua coetanea.��L�avevo immaginato. Solo lei lascia quei segni quando &egrave in preda alla libidine.�La guardo perplesso.�Tu cosa ne sai?�Per tutta risposta lascia scorrere l�accappatoio dalle sue spalle mettendo a nudo tutta la parte superiore del suo corpo.�Guarda bene e vedrai. Ne porto ancora i segni.�Ho gli occhi fuori dalle orbite. &egrave la prima volta che mamma mi mostra le nudità del suo corpo senza che dovessi spiarla. Sono incantato dalla magnificenza di quel corpo. Uno buffetto sul viso mi porta alla realtà.�Ti ho ...
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