1. AMNESIA


    Data: 10/06/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: RaccontiMilu

    Parte primaSuccede a tutti di pensarci, almeno una volta nella vita. Chi più chi meno, per periodi più o meno lunghi.Per Sara quel periodo durava da un po�.Che poi si fa presto a dire amore.E del resto quando gli aveva chiesto se anche a lui non fosse mai capitato di pensare che a volte l�amore non è abbastanza Leonardo non l�aveva capita, l�aveva guardata strana,Bersaglio mancato, pazienza.Perché tutto questo le venga in mente ora che si sta faticosamente risvegliando, tuttavia, non le è ben chiaro. Poi sì, certo, che scema: è che in fondo invece con lui tutto era partito da lì. Parlandone. Sì lo so cosa intendi dire, le aveva risposto.Già, LUI. Dov�è finito?Ma sì, sì. Adesso ricorda. Le aveva dato un ultimo bacio dopo essersi sistemato la cravatta sussurrandole resta quanto vuoi, riposa, ti chiamo. Quando bisogna andare, bisogna andare.Non saprebbe nemmeno dire se era ancora sveglia quando la serratura era scattata e la porta si era richiusa alle spalle di lui.Ma ripensandoci bene ancora una volta e raccogliendo con fatica i pensieri annebbiati, invece no. Non era nato tutto da lì, era stato dopo avere fatto l�amore con Leonardo. Quello se lo ricorda bene. Tre volte. E Leonardo l�aveva come sempre ricoperta di attenzioni. Attenzioni prima e dopo. Attenzioni alle quali lei era abituata non solo sotto le lenzuola. E poi i baci, il languore dei momenti successivi, le carezze, le parole dolci. Quel retrogusto un po� stucchevole che la gratificava e la irritava al tempo stesso ...
    ... nella sua prevedibilità. Il sogno di ogni principessa, a patto di volere quella coroncina.Era da lì che tutto era cominciato: non pensi che a volte l�amore non sia abbastanza?La risposta di Leonardo non era mai arrivata. Quella di lui invece aveva preso in prestito i versi di una canzone:- Se vuoi amare l�amore tu non gli chiedere quello che non può dare. Finisci per tradirlo. Come quelli che non cambiano mai idea, né amore, che rinunciano a conoscere, a comunicare. E magari la chiamano coerenza, oppure fedeltà. Che sono belle cose, intendiamoci, ma se le usi come una pietra tombale che copre tutto� Vabbè, scusa, ti ho fatto un pippone assurdo.E invece quelle parole li avevano portati ad avvicinarsi, a conoscersi, a desiderarsi.Dicono che si tratti di chimica.Fatto sta che erano finiti in quella stanza. La cui aria � adesso che Sara apre gli occhi con più convinzione - profuma ancora dei loro corpi, del prodotto miscelato dei loro sessi. Il lenzuolo è ancora umido del loro sudore e dell�acqua che vi hanno fatto cadere.L�odore di lui, ciò che le provocava, era qualcosa che valeva la pena ricordare. E poi il suo volto, naturalmente, la voce, i capelli. Le mani.Se faccio un piccolo sforzo, pensa Sara, riesco anche a ricordarmi il suo nome. Come è possibile che non ricordi il suo nome?E� tardi, fuori si è già fatto buio e quella bella vista che non conosceva sul Golfo è diventata una scia di luci nella notte. E� ora di tornare a casa.Ma quando fa per scostare il piumone e mettere ...
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