La prima, calda estate di Mirko (VI) - Odore di madre
Data: 10/06/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: mirko_polenghi@virgilio.it
--- continua da V° parte --- Erano diverse sere che la mamma non usciva. In queste giornate di giugno c'era il massimo carico di lavoro in ufficio, vista la vicinanza della scadenza per le dichiarazioni dei redditi. Quando lei tornava a casa era particolarmente stanca. Nonostante le mie lunghe sessioni di chat con Sabrina, il momento serale si rivelava sempre prodigo di nuovi dettagli ed emozioni verso mia madre. La vidi più rilassata, tranquilla e più comoda, anche nel vestirsi. Forse è sempre stato così, ma solo ora me ne ero accorto. Una volta cenato la mamma andava a sedersi sul divano, avrebbe acceso la tv e fatto un po' di zapping prima di trovare qualcosa di interessante o andare a dormire. Io, da bravo figliolo, sparecchiavo la tavola e caricavo la lavastoviglie con i piatti sporchi. In queste sere, svolte le brevi faccende, mi univo sempre a lei. C'era sempre qualcosa da guardare... e non in tv. Una sera in particolare, lei si era accovacciata sul cuscino del divano, le sue meravigliose gambe raccolte sotto il sedere. Indossava una camicia da notte di cotone, decorata da una fantasia di pois colorati. Il suo vestito da notte corto appena sopra le ginocchia le lasciava brillare lucide alla pallida luce della tv. Mi sedetti in terra, alla sua sinistra, con la schiena appoggiata sulla parte bassa del divano. Odiavo sedermi con questo caldo. Eravamo entrambi attenti a seguire un bel thriller di qualche anno fa, interrotto continuamente da lunghe sessioni ...
... pubblicitarie. Ogni tanto scambiavamo qualche impressione sul film, o qualche chiarimento su alcuni punti particolarmente complicati della narrazione. Lei ama i thriller, io amo stare lì con lei. La mamma assunse una posizione più rilassata allungando le gambe sopra le altre sedute. Naturalmente il film era interessante ma le gambe di mamma lo erano di più. I suoi piedi erano proprio dietro la mia testa, voltandomi lievemente scorgevo le due gambe distese una sopra l'altra, lisce e profumate. Sentivo l'odore della sua crema per il corpo, la stessa che avevo sentito giorni prima intrisa nei collant che ho usato per masturbarmi. La sentivo muoversi, non sembrava trovare una posizione comoda. Ritornò seduta, accavallando le gambe al mio fianco. Nel buio del salotto potevo guardarla senza che lei se ne accorgesse, fissavo l'incrocio delle sue ginocchia ed il polpaccio superiore leggermente sformato dalla posizione, la magnifica perfezione del suo piede sollevato. Si sollevò qualcosa anche in me. Durò pochissimo, perchè nei suoi continui movimenti tornò ad allungarsi sul divano. Di volta in volta era attenta a risistemare il suo abito da notte, che con il caldo ed un po' di sudore, tendeva a rimanere appiccicato dove voleva. Io ero rimasto sempre seduto nello stesso posto, avevo però ripiegato le gambe contro di me per nascondere la zona pubica, visibilmente rigonfia da una violenta erezione. Dopo qualche minuto un rumore improvviso attirò la mia attenzione. La mamma aveva lasciato cadere il ...