Seconda esperienza al cinema porno
Data: 11/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PinoDell99
Dopo la prima esperienza al cinema porno, i sensi di colpa per aver fatto sesso con uno sconosciuto, erano più lievi della prima volta. Avevo goduto tantissimo succhiando il cazzo di Fausto e facendomi inculare dalle sue dita. Nei giorni successivi avevo ripensato, mentre mi masturbavo, al fatto che nel cinema avevamo dato spettacolo per un gruppo nutrito di spettatori. Pensavo al fatto che tutti mi avevano visto con il culo aperto mentre Fausto mi infilava due dita profondamente. Stranamente però, la cosa non mi infastidiva per niente. Pensavo piuttosto a quante persone si erano eccitate - alcune si stavano chiaramente masturbando - guardando il mio culo ed il pompino che stavo facendo. Mi sentivo anche lusingato dal fatto che un uomo adulto, con un cazzo bello e grosso come il suo, avesse voluto così tanto fare sesso con me. Ogni tanto, nella mia mente, mi risuonava la frase con la quale mi aveva salutato: io ritorno in questo cinema Mercoledì, ricorda che mi devi un orgasmo. Non volevo ammetterlo ma, in realtà, contavo le ore che mancavano al prossimo incontro. Avevo deciso di tornare in quel cinema e speravo di avere nuove esperienze piacevoli come la prima. La mattina mi svegliai con il cazzo duro e, per calmarmi, mi segai mentre facevo la doccia. Pensai a Fausto e al suo cazzo nella mia bocca.
A scuola ero distratto ed impaziente. La campanella dell’ultima ora mi sembrò una liberazione. Tornai a casa di volata e anche l’appetito era scomparso. Ero troppo ansioso ...
... di ritornare al cinema e di incontrare Fausto. Pensai di aspettare la stessa ora della volta scorsa e, alle quattro e mezza, ero di fronte all’ingresso. Mi guardavo attorno ma i passanti erano indifferenti alla mia presenza. Di Fausto, nemmeno l’ombra. Attesi ancora una decina di minuti e mi convinsi che, probabilmente, era già entrato. Non mi aveva mica detto che ci saremmo visti fuori. Mi sembrò di notare un’espressione di compiacimento sul viso del bigliettaio mentre mi avvicinavo alla cassa. Mi scrutava con curiosità e, quando gli porsi il biglietto, accolse la mia mano tra le sue, trattenendola per un attimo e accarezzandola sul dorso. Mi ritrassi abbassando lo sguardo e superai la tenda dell’ingresso. Mentre entravo in sala, notai che alla fine del corridoio dovevano esserci i bagni perché, due maschi mi incrociarono sugli scalini che portavano alla sala. Pensai che non avevo nemmeno guardato il titolo del film sulla locandina. Appena entrato mi fermai per abituare la vista e vidi, la volta scorsa non l’avevo notato, che la sala verso la fine aveva un ampio spazio dopo l’ultima fila di sedie e che, tra quest’ultime e la parete, c’erano diverse persone in piedi, alcune di queste mi sembrarono impegnate a fare sesso, piuttosto che a guardare il film. Cercai una fila con più posti liberi al centro della sala. Il film raccontava di una ragazza che si faceva scopare dal patrigno all’insaputa della madre e pensai che anche l’attore era dotato di un gran bel cazzo. I minuti ...