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Pisciata
Data: 12/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Leon_0069
... il tipo che mi dice: “ sai che c’è? Hai fatto venire voglia anche a me, ti faccio compagnia!” Rimango un filo allibito, ma la mia innata e poco sfruttata natura da esibizionista mi fa prendere la proposta con entusiasmo. Mi estraggo il pisello già barzotto per la situazione appena prima del suo arrivo. Mentre escono le prime gocce di urina, il tipo si piazza alla mia sinistra a distanza di circa 40 cm e mezzo passo più aventi del mio corpo. Mentre si slaccia il giaccone e ravana dentro la cerniera dei pantaloni ha la testa reclinata verso di me e al mio cazzo. E’ palese che mi stia guardando la dotazione. E mentre continua la fuoriuscita dell’urina il mio cazzo sentendosi al centro dell’attenzione inizia a prendere sempre di più consistenza. Il tipo si gira con il corpo nella mia direzione e ora anch’io vedo nella penombra il suo uccello bello barzotto ma non duro sbucare tra le sue dita. Non scende neanche un goccio di pipi. Mi faccio più audace e tolgo la mano per far vedere meglio tutta la mia mazza che ormai è dura. Escono le ultime gocce di pipi e inizio a scollarmelo con movimenti lenti, mentre faccio fuori uscire anche le palle dai pantaloni mentre avanzo il bacino per rendere ancora più visibile il mio cazzo. Lui rimane impietrito ad ammirare la mia gestualità, si gode la vista senza dire una parola. Inizio a vedere un po' più nitidamente la sua dotazione, seppur non fa molto per metterla in mostra. Non è molto lungo di buona circonferenza, ...
... la cappella è ancora quasi completamente coperta del prepuzio nonostante sia ormai in erezione. Rompo il silenzio: “voi toccare?” Non risponde ma si avvicina, si mette davanti a me e mentre il suo cazzo sembra indicarmi, toglie una mano dal suo membro e afferra il mio con indecisione. La mano è fredda e stringe moderatamente, come per assaporare meglio il primo contatto. Ha il pollice sul lato superiore mentre le altre dita sulla parte inferiore e con l’indice accarezza anche le mie palle pelose. Non una parola e dopo qualche secondo interminabile di contatto mano/ cazzo, indietreggia come sentendosi in colpa, a fatica ripone il suo cazzo decisamente duro nei pantaloni. Si scusa e fa un passo indietro con indecisione senza però mai distogliere lo sguardo dal mio cazzo, il suo oggetto del desiderio. Incrocio il suo sguardo, è un misto tra l’eccitato e il preoccupato. Rimango in silenzio mentre lui continua a guardare il mio cazzo che svetta duro dai pantaloni aperti. “ti piace?” chiedo con tono curioso. Non mi risponde ma torna ad osservarlo da vicino e subito riallunga la mano accarezzandomelo come fosse un cagnolino. Passa la mano su tutta l’asta con delicatezza con un tocco appena percettibile. Poi subito soppesa le palle. “ dai fammi vedere bene il tuo!” chiedo. Stacca quindi la mano dal mio cazzo e armeggia con cintura e bottoni abbassando i pantaloni solo sul davanti fino a mostrare le sue mutande che avevano preso le forme della sua erezione. Lo ...