Arrivederci, si. Ma a modo nostro.
Data: 12/06/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Berny2
... risalire fino al clitoride. Lo sentiva duro contro la sua lingua e, stringendolo tra le sue labbra, iniziò a succhiarlo, dapprima delicatamente e poi sempre più profondamente. Lei intanto, ad occhi chiusi, si godeva quella stupenda leccata e, mano a mano che il piacere cresceva, inarcava la schiena per incollare la sua fica contro quella bocca. Lui si staccò per riprendere un pò il fiato, ma il piacere di lei era cresciuto troppo e con le dita ricominciò a massaggiarsi il clitoride. Lui, inaspettatamente, la lasciò fare; con le mani le aprì le chiappe e iniziò a leccarle lo stretto buco del culo. Per un attimo lei si bloccò, sorpresa, ma poi lo lasciò fare godendosi quelle nuove sensazioni. Non che fosse proprio la prima volta che uno la leccasse lì: era successo anche qualche anno prima, in traghetto, quando rivide un suo vecchio amico. Quando, con questo amico, fece una scopata epica. Quando per la prima volta succhiò un cazzo vero. E quando, sempre per la prima volta, una lingua la violò nel suo buco più segreto. Questi lontani ricordi fecero accrescere in lei il godimento ed iniziò ad ansimare. Lui se ne accorse, si bagnò un dito con la saliva e iniziò a spingerlo, delicatamente ma con fermezza, nel culo di lei. Era molto stretta, ma piano piano lo accolse tutto dentro. Lei continuò a masturbarsi sempre più velocemente, e quel dito nel culo faceva aumentare il piacere in maniera pazzesca. Ad un certo punto, con dei grossi sospiri, venne e godette come mai prima di allora. ...
... Dalla figa sgorgò copioso il succo, che lui leccò avidamente. Sfilò il dito dal quel culo stretto e andò a sedersi di nuovo sullo schienale della poltrona. Anche adesso lei si ritrovò con quel grosso cazzo accanto alla sua bocca. Ma a differenza di prima iniziò a percorrerlo con la lingua per tutta la sua lunghezza. Partì dalla cappella e scese lentamente roteando la lingua attorno a quell'asta. Era talmente duro che con la lingua poteva sentire le vene in rilievo. Scese fino alle palle, che leccò e mordicchiò. Risalì altrettanto lentamente; si fermò a leccarne la punta, indugiando attorno a quella cappella gonfia, e poi lo accolse dentro la bocca. Iniziò a succhiare in profondità, dei risucchi lunghi e bagnati. Sentiva il sapore di quel cazzo, e le piaceva. Lui intanto si godeva quel pompino, estasiato dalle sensazioni che gli stava facendo provare. Quando lei, continuando a succhiarlo, prese ad accarezzargli e a stringerli dolcemente i coglioni, non ce la fece più. Scese dalla poltrona, continuando a segarsi, e le ordinò di spogliarsi completamente. Lei non sapeva cosa lui avesse intenzione di fare. O forse si, e questo la eccitava terribilmente. Si tolse abito e reggiseno, e tornò a sdraiarsi sulla poltrona. La vista di quelle tette fece aumentre la sua eccitazione; mentre continuava a massaggiarsi l'uccello ne afferrò una, accarrezzandola e giocando con il capezzolo. Fu la goccia che fece traboccare il vaso: sentì l'orgasmo che stava arrivando e diresse il cazzo verso il ...