Una lunga amicizia
Data: 13/06/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Scrittorepercaso
Ho sempre pensato che per essere uno scrittore bisognasse avere la capacità di leggere le persone e le loro emozioni, in modo da poterne catturare l�essenza e poi scriverla e descriverla. Io personalmente sono sempre stato bravo in questo e quella mattina, mentre Vale mi guardava, nei suoi occhi scorgevo già quello che sarebbe successo.Valentina era nata in un paesino sperduto della puglia ma i suoi genitori a poco più di un anno dalla sua nascita si erano trasferiti in toscana in una cittadina a qualche chilometro dal mio paese. Fu sempre molto estroversa ed anche un po� maschiaccio. Quando la conobbi aveva quattordici anni ed era il primo giorno delle superiori. Non era molto bella, voglio dire era, ed è, il genere di ragazza che definiamo �carina�, ha gli occhi verdi e il volto è di quelli che hanno la forma molto arrotondata, la pelle chiarissima ed il seno, all�epoca non ancora del tutto sviluppato, ora rivela una discreta terza; ma il suo punto forte sono sempre stati i fianchi: larghi e arrotondati gli conferiscono il classico fisico a �pera� che a molte donne non sta bene ma che invece a lei dona qualcosa di piacevole. Quel giorno notai che mi guardava e poco dopo si avvicinò a me:-ciao mi chiamo Valentina--Piacere Matteo ma tutti mi hanno sempre chiamato Matt perché dicevano che faceva più figo un nome inglese--wow non ti ho chiesto la storia della tua vita- disse sorridendo-ahahah scusami ma sono un po� nervoso sai com�è primo giorno-Bastò questo a farci legare. ...
... Scoprimmo che eravamo gli unici a condividere gli stessi interessi nella classe e per questo diventammo subito ottimi amici. In verità, col senno di poi, sono in grado di affermare con certezza che le piacevo, ma al tempo non ero ancora quello di oggi ed ero troppo preso da una cotta per un�altra amica per accorgermene. Al secondo anno di superiori Vale si fidanzò con il suo attuale marito che viveva nel paese in cui era nata e in cui tornava ogni estate. A me non dispiacque molto visto che anch�io ero fidanzato. Al terzo però qualcosa era cambiato, le cose con la mia fidanzata non andavano bene e di comune accordo ci lasciammo ed io iniziai ad innamorarmi di Valentina. Lei invece stava molto bene con il suo ragazzo, nonostante fosse una relazione a distanza, ed io continuai a farle la corte senza successo fino al quarto anno, quando poi mi stufai e mi iniziai a dedicare, più che altro per evadere dal mal d�amore, a quello che oggi è il mio lavoro: scrivere.Al quinto anno, quando il mio amore per lei era sbollito, tornammo ottimi amici, lei tornò a dirmi ogni cosa e, seduti sulla panchina della fermata aspettando il bus, ci raccontavamo tutti i nostri sogni da maturandi. Scoprii, in uno di questi colloqui, che con il suo ragazzo ora non andava bene, continui separamenti e litigi minavano il loro rapporto. Io senza alcuna malizia le consigliavo di lasciarlo perché se ogni volta che si lasciavano lei le tornava fra le braccia allora significava che lui poteva fare tutto quello che ...