Un bel buchetto nero.
Data: 15/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
Quel giorno ero a casa più scazzato del solito. Avevo anche voglia di sesso ma sapevo benissimo che non avrei combinato niente. Almeno fino a sera. Mandai anche alcuni sms per vedere se qualche amico era libero, ma rispose solo uno dicendo che oggi non poteva.
Decisi di cominciare a preparare qualche cosa da mangiare e, mentre stavo per andare in cucina, suonò il campanello.
Aperta la porta vidi un esile ragazzo con una carnagione di un nero incredibile.
Proprio mentre stavo per liquidarlo lui mi disse con una voce leggera se potevo dargli almeno un po' d'acqua. Non so perché ma decisi di farlo entrare.
Lo feci sedere in sala e presi un bicchiere e la bottiglia d'acqua dal frigo.
“Oggi tanto caldo e gente non compra. Troppo caldo per vendere”.
Notai che aveva una maglietta bagnata di sudore.
“Tu non compra proprio niente?” insistette. “Io non ho ancora venduto per trenta euro”.
“Cioè?” dissi.
“Io devo vendere per trenta euro almeno, tutti i giorni”.
“E se non vendi?”
“Botte. Padrone da a noi botte. Noi si deve vendere almeno trenta euro al giorno. Lui mette noi in strada mattina e a sera riprende e porta a casa sua.
Se no soldi lui picchia noi”.
“Ma picchia picchia?”
“Si, da calci, pugni, a volte anche con bastone. Guarda”
Si alzò la maglia mostrandomi un livido sul fianco.
“Certo che sono degli stronzi. Ma non puoi andare via?”
“No, lui ha documenti.
Lui pagato mio viaggio e io in debito. Quando finito di pagare viaggio ...
... lui lascia me andare via”.
“Ma dove vivi?”
“In casa di padrone. Grande casa in campagna. Siamo tanti. Tutti in giro a vendere”.
Ma quanti anni hai?”
“Ventidue”
“E sei qui da quanto?”
“Tre anni”.
“Ma non ti mancano gli amici, la casa?”
“Un poco ma ora abituato. Solo lavoro duro. Poi poco mangiare, poco lavare” e, guardandomi con uno sguardo “furbetto”, “poco donne”:
Presi la palla al balzo e replicai: “ma come scopate?”
“Poco, quasi niente. Donne qui no. Ma...” e guardandomi con aria complice e maliziosa “facciamo tra di noi. Meglio che uno ti faccia che fare da soli. Ma si fa anche da soli. Ma in casa siamo tanti e, a volte, ci facciamo sesso tra di noi”
La cosa si faceva interessante. Continuai.
“Quindi scopi con altri uomini?”
“No. Non scopo. Ci meniamo cazzi. Qualcuno anche scopa in culo, ma io ancora no. Tocco e mi faccio toccare. Qualche volta ho messo cazzo in culo, ma poco”.
“E ti piace?”
“Non so. Si fa. Si fa perché tutti fanno. Non so se piace tanto. Ma faccio. Facciamo tutti”:
“Ma solo tra di voi?”
“Si. Anche se so che alcuni fanno con italiani”.
Decisi di essere brusco. Gli misi una mano sul braccio e: “sei tutto sudato, vuoi farti una doccia prima di andare via? Così ti riposi un po'”
Mi guardò, di scatto mise la mano sulla borsa che aveva appoggiato per terra e pensai che se ne sarebbe andato.
Non aggiunsi altro, la frittata era fatta.
“Va bene. Faccio poche docce. Qui non posso fare. Mi va bene fare ...