Un bel buchetto nero.
Data: 15/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... poco di questo frullare, si fermò di scatto rantolando.
Era venuto.
Si sfilò subito, buttandosi al mio fianco.
Mi girai e, sedendomi, gli sfilai il preservativo pieno di sperma, gettandolo nel cestino. Gli asciugai con un fazzolettino il cazzo, continuando a menarlo. Restava bello duro. Piccolo ma resistente.
“Vuoi scopare tu adesso?”
Mi girai a guardarlo e, stendendomi a pancia in su gli dissi: “prima me lo ciucci un po'. Vuoi?”
Non rispose ma cominciò a leccarmi le palle, poi il cazzo, toccandomi un po' dappertutto. Faceva fatica a prenderlo tutto in bocca.
“Grande. Tu c'hai grande cazzo. Ma peli? Non ti crescono o tu tagli?”
“Mi depilo. Mi piace sentirmi liscio e senza peli.”
“Mi piace leccare cazzo liscio. Miei amici tutti con peli. Alcuni tanti, altri pochi, ma tutti pelosi”.
Smise di parlare e ritornò ad ingoiarlo. Lo succhiava veramente bene. Ci sapeva fare il ragazzo. Le mie mani, intanto, frugavano il suo buchetto: piccolo, stretto, caldo. Senza che se ne accorgesse lo lubrificai per bene, infilandoci dentro un dito e poi due. Era proprio stretto.
“Dai, mettiti giù”
Obbedì sistemandosi con il culo, bello tondo, in alto.
“No, girati”
Forse non capiva o forse non lo aveva mai fatto, ma dovetti guidarlo per farlo sistemare con la schiena sul letto e con le gambe sulle mie spalle. Mi sistemai in ginocchio ai piedi del letto, tirando il suo culetto fino al margine del materasso poi cominciai a puntarlo.
“Metti ...
... preservativo?”
“Vuoi?”
“Per me è uguale”
“Allora faccio senza.”
La cappella era ancora più grossa e di un rosso scuro molto intenso. Sembrava impossibile che entrasse in quel buchetto. Cominciai a spingere un po', ma facevo fatica. Misi ancora abbondante pasta sul buco e sul cazzo, poi ripresi a spingere.
Piano piano cominciai ad entrare guardandolo fisso negli occhi. Il suo viso aveva una smorfia, probabilmente sentiva un po' di dolore.
Cominciai ad andare su e giù con la cappella che entrava ed usciva per due, tre centimetri in quel caldo pertugio che, lentamente, si cominciava ad allargare.
Spinsi un po' più a fondo e, dopo una certa resistenza, lo sentii cedere ed aprirsi. Lui aveva la bocca aperta e tratteneva il respiro. Non diceva niente e aspettava che io facessi.
Spinsi bruscamente e tutta la cappella sparì dentro di lui.
Gridò cercando di allontanarmi con le mani proprio mentre mi lasciai cadere su di lui. Mi piegai sopra il suo petto e cominciai a baciarlo sulla bocca.
La chiuse ma con la lingua spinsi sulle labbra fino a che si aprirono. Esplorai la sua bocca restando fermo, sempre con il cazzo mezzo dentro.
Quando sentii la sua lingua rispondere alla mia, lentamente cominciai a muovermi un po'.
Cercò di nuovo di respingermi e la mia bocca soffocò un suo urletto.
Mi fermai ancora per cominciare subito dopo un lentissimo movimento con il bacino.
Questa volta non fece nulla.
Puntai le braccia ai lati della sua testa e, tiratomi su, ...