1. Un bel buchetto nero.


    Data: 15/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... doccia adesso”:
    
    Lo guardai forse più sorpreso di lui. “Vieni, il bagno è di qua”.
    
    Gli mostrai dove poteva lavarsi.
    
    “Aspetta”.
    
    Presi un asciugamano pulito nel ripostiglio e glielo diedi in mano.
    
    Restai fermo sulla porta. Lui forse capì le mie intenzioni ma non si tirò indietro. Appoggiò l'asciugamano sul lavandino e si tose la maglietta sudata. Si aprì la cerniera, guardandomi, e fece cadere alle caviglie i larghi pantaloni, li scavalcò e quindi fece scendere anche le mutande. Ora era completamente nudo. Il fisico era proprio bello. Tutto era proporzionato. Abbassai lo sguardo sul sesso. Le dimensioni erano normali con una fitta e riccia peluria che spuntava sopra il pene.
    
    Mi guardò ancora e poi, aperta l'acqua, dopo aver dosato la temperatura, sparì dentro il box doccia e cominciò a lavarsi lasciando la porta del box aperta.
    
    Decisi di sfruttare l'occasione. Al massimo mi avrebbe mandato via. Mi tolsi velocemente quello che indossavo e mi misi davanti alla porta della doccia.
    
    MI osservò per un istante, poi scese con lo sguardo sul mio sesso.
    
    Non disse niente ma allungò una mano sul mio petto.
    
    Entrai nella doccia e cominciammo ad accarezzarci.
    
    Scalzo era ancora più piccolo di quanto mi era sembrato prima. La sua testa mi arrivava sotto i capezzoli.
    
    Feci scivolare le mani sul suo cazzo e lui ricambiò, facendo altrettanto. I nostri membri si stavano ingrossando, il mio molto più del suo.
    
    Lo toccavo dappertutto e lui, viscido per il sapone, ...
    ... si strofinava contro di me, procurandomi un nuovo piacere. Mi accorsi che il corpo era quasi glabro e molto liscio. Adesso lui stava appoggiano la schiena sulla mia pancia. Lo strinsi contro di me facendogli passare le mani intorno alla vita schiacciando con forza il mio pene tra i nostri corpi. Afferrai il suo e cominciai a masturbarlo.
    
    Poco dopo chiusi l'acqua e, tenendolo per una mano lo portai in camera. Non diceva niente.
    
    Mi stesi sul letto dicendogli di sdraiarsi vicino.
    
    Mi rispose con un filo di voce: “Vuoi scoparmi?”
    
    Replicai: “vuoi scoparmi tu?”
    
    Annuì con un gran sorriso.
    
    Mi sedetti sul bordo del letto e presi un preservativo dal comodino ma, prima di metterglielo, lo succhiai un po'. Mi accorsi che gradiva molto la mia bocca e cercava di contenere dei movimenti involontari del bacino.
    
    Leccai per bene quel bastoncino nero. Certo, era proprio nero nero. Ma, a differenza di quanto avevo immaginato, era lungo non più di quindici centimetri e non era neanche molto grosso. In compenso si lasciava scappellare che era una meraviglia. La pelle scorreva, ben lubrificata dalla mia saliva, dentro il mio pugno.
    
    Quando mi accorsi che si tratteneva a fatica mi fermai e lo incappucciai. Mi girai a pancia in giù invitandolo a scoparmi.
    
    Mi allargò ancora un po' le gambe e, guidandosi con la mano, mi penetrò con facilità cominciando subito un movimento velocissimo. Sentivo più lo sbattere delle sue palle sulle mie chiappe che il suo cazzo dentro il culo. Dopo ...