1. Racconti da un tradimento: tease and denial


    Data: 15/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... aveva un lingua unica.
    
    - Ah sì?
    
    - Si… mi circondava… tutta la cappella… solo con la lingua… Ahia - Gli sto stringendo i coglioni ora, bagnati dalla saliva. Gli faccio vedere per bene come mi masturbo, come mi bagno le dita. Poi gliene appoggio uno sull’ano:
    
    - E lei te l’ha fatto questo? - Geme perché lo sto segando profondissima. Lenta ancora, ma scopro e copro il glande, completamente e tirando, ad ogni movimento.
    
    Infilo il dito nel suo culo, mentre gli lascio andare l’uccello che si contrae. Freme, forte ora, trema quasi, ed esce una piccola goccia di liquido.
    
    Mentre mi avvicino con la lingua: - Non ti azzardare a godere, non ancora.
    
    Gli lecco via il liquido pre-spermatico, facendo attenzione di farmi guardare per bene. È buono cazzo.
    
    - Lo sai dove mi ha sborrato Giancarlo? - Glielo dico spingendo un po’ più forte il dito nel culo, e il cazzo continua a tremare, una stupenda erezione.
    
    - Toccami, ti prego, fammi godere…
    
    - Dove?
    
    - In… in… in culo?
    
    - No, non in culo, porco - ricomincio a masturbarlo lentamente, lo voglio portare ancora a quasi godere. - Lo sai che voglio sentire la sborra e non mi faccio inculare senza preservativo. - Il ritmo della mia sega è perfetto, lento, insinuante, stringo e rilascio l’asta, gioco con la lingua sul frenulo e sotto, massaggio la cappella infuocata e fradicia di liquido e saliva.
    
    - In bocca allora - dice.
    
    - Sì, porco. Mi ha invaso la bocca quasi così - E dopo averlo detto, faccio scivolare le ...
    ... labbra sul glande, tanto strette come se fossero il mio buco del culo, lo prendo in bocca, stretta, lenta, fino alla base, fino a sentirlo gonfiarsi e tremare nella mia bocca piena che riversa saliva copiosa. Risalgo, facendo seguire la mia mano alla mia bocca e stringendogli forte la cappella nel pugno.
    
    - Lo sai che se ti rilascio, sborri, vero?
    
    - Tienilo stretto, sborro comunque
    
    - Allora.. - E lo mollo di colpo, lasciandolo solo. Fa per avvicinare una mano e sborrare da solo, gli prendo il polso, lo guardo: - Non farlo.
    
    - Ha sborrato tanto, Giancarlo, dopo avermi fottuta da sopra, in culo a pecora, gli ho preso il cazzo in mano, inginocchiata, e l’ho segato veloce, non ha la tua resistenza, il ragazzo, solo un corpo e un cazzo da premio.
    
    Gli riprendo in mano l’uccello, e comincio la tortura di una sega interminabile.
    
    - Vuoi godere, vero?
    
    - Sì, ti prego
    
    - Ti sei fatto succhiare davvero da un’altra?
    
    - Sì, ma tu sei meglio… fammi godere, ti prego
    
    È umile ora, quasi piagnucola dalla voglia di sborrare. Mi punirà, un altro giorno, ma già ora il pensiero di un’altra donna che gli succhia il cazzo a mia insaputa mi sta facendo impazzire, lo sa.
    
    - Sei uno stronzo, non te lo meriti - Sta per sborrare, lo sento in mano, glielo lascio di nuovo e mi alzo in piedi.
    
    - Non ti meriti la mia mano - ma mi sto piegando su di lui con la figa fradicia: sarò incazzata ma pensare a Giancarlo che mi fotte, a mio marito che mi prega mentre qualche giorno fa potrebbe ...