Prime esperienze perverse (3) - Racconti Erotici

Prime esperienze perverse (3)

... bene.

Poi il professore armeggiò con quello che, a posteriori, credo fosse un videoregistratore betamax. Partì quindi un film, in lingua tedesca, la storia di un maturo signorotto di campagna che si approfitta della servitù facendosi aiutare da camerieri o collaboratori di colore. C’erano scene molto eccitanti, e io per la prima volta potevo vedere cosa fosse una scopata, un pompino o un’inculata. Per quanto nervoso per la situazione, ad un certo punto non potei più nascondere la mia erezione. Il padrone di casa, che evidentemente più che guardare il film studiava le mie reazioni, se ne accorse e mi disse:

- Sei eccitato? Tranquillo, sarebbe strano se tu non lo fossi, no? Hai voglia di masturbarti? Fallo, tanto che cosa avresti fatto se fossi tornato a casa con le mie riviste? -

Io risposi che non mi sembrava il caso, che non era opportuno, ma lui insistette:

- Che è, ti vergogni? Pensi che non abbia visto mai un uccello in vita mia? Comunque, per metterti a tuo agio mi masturberò anche io! - e detto fatto si tirò fuori il cazzo, che anche se non completamente eretto, era già di notevoli dimensioni. Io, per pudore e per la mia atavica timidezza, fissai gli occhi sullo schermo - ricordo ancora perfettamente la scena, il signorotto mentre si masturbava dava probabilmente indicazioni a due suoi collaboratori di colore su come dovevano penetrare in fica e in culo un’eterea cameriera bionda - cercando di ignorare quanto faceva poco distante da me il padrone di casa; ...

... il quale, da parte sua, prese a sollecitarmi:

- Dai, ora tocca a te, tiratelo fuori, fagli prendere aria! O vuoi che ci pensi io? - e per evitare che mi si avvicinasse abbassai la cerniera dei pantaloni e scostai parzialmente gli slip, facendo uscire la punta del mio cazzo. Ma evidentemente la cosa al professore non andò bene:

- No, no, tiralo fuori tutto, altrimenti rimane stretto là dentro, deve respirare! Abbassati completamente pantaloni e mutande, come ho fatto io! - mi disse in maniera asciutta e autorevole, se non autoritaria. Io, sempre più rosso, eseguii.

- Fammi vedere come ti masturbi, fammi vedere quanto è grosso...si, non male, non e particolarmente lungo ma è abbastanza largo...quanti sono, te lo sarai certamente misurato, quindici centimetri? -

- Sedici...- risposi io con la voce strozzata, sempre fissando il televisore.

- Il mio ne misura 22, guardalo, che te ne pare? E girati! guardalo! - mi intimò in modo aspro mentre con la destra si scappellava il cazzo, che aveva raggiunto una piena erezione.

- Ne avevi visti altri prima, dal vivo intendo, non in fotografia? -, io tentennando la testa feci segno di no.

- Neanche di qualche tuo amico? A volte alla vostra età ci si masturba in compagnia...-

- No, non mi è mai capitato...-

- Vieni, toccalo...- disse prendendomi la mano e ponendola sul suo cazzo, - senti quanto è duro, come è caldo? Coraggio, masturbami - e con la sua mano guidò la mia nella masturbazione. Non ero più rosso, ero ...