1. Manuela


    Data: 16/06/2019, Categorie: Etero Autore: elixir

    ... color avorio che nascondeva a fatica una terza abbondante di seno, stretto nella stoffa del reggiseno di cui si poteva intravvedere la stoffa, avendo lei alcuni bottoni slacciati, mostrando in parte le rotondità dei seni sodi ed alti.�allora, dove andiamo?� le domandai senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso�beh, potremmo andare in quel bar laggiù. Li conosco, lavorano bene ed è abbastanza tranquillo� disse lei�Ok. Ti seguo� le risposi scendendo dalla moto�come va la testa?� mi chiese lei�meglio dai� le risposi io mentre, uno di fianco all�altra, ci si incamminava verso il barIniziammo a parlare del più e del meno e nel giro di cinque minuti eravamo seduti ad un tavolino, pronti ad ordinare qualche cosa da bere. Manuela mi domandò cosa facessi nella vita, se mi ero sistemato e altre cose del genere, giusto per riprendere il filo del rapporto che avevamo interrotto, ed io feci lo stesso con lei, scoprendo che rispetto a come la ricordavo, era molto più sciolta e sorridente.Arrivarono i nostri cocktail e lei, preso il suo bicchiere in mano, brindò a questo incontro casuale che sperava potesse non essere l�unico. Sorrisi al suo invito e brindai a mia volta.Le chiacchiere continuavano ininterrotte, tanto che nessuno dei due si era reso conto che era trascorsa circa un�ora da quando ci eravamo seduti e che, strada facendo, i cocktail erano diventati 3, tanto che lei, d�un tratto, ridendo mi disse�mi sa che abbiamo esagerato, mi sta girando la testa!�Decidemmo così di ...
    ... terminare la nostra bevuta e di andare a casa. Pagai il conto ed uscimmo dal locale. Manuela era un pochino brilla e si appoggiò a me ridendo, facendomi sentire la consistenza del suo seno sul braccio, mentre mi diceva �scusa Giulio, mi tengo a te se no cado! E scoppiò a ridere�Non ti preoccupare� le risposi io mentre gustavo quel contatto fortuito con il suo corpo e la reazione immediata fu che il mio uccello prese vigore dentro ai miei jeans.Arrivammo alla mia moto e feci per salutarla quando la vidi barcollare. La presi tra le braccia e le dissi che era meglio se l�accompagnavo a casa, altrimenti non ci sarebbe arrivata da sola. Manuela mi ringraziò e mi indicò dove aveva la macchina, infilando le mani nella sua borsetta alla ricerca delle chiavi; mentre era intenta a frugare nella borsa, con lo sguardo spento dai fumi dell�alcool, potei ancora una volta ammirare il suo corpo e mi domandai per quale motivo Fabio l�avesse lasciata.�trovate!� disse esclamando in segno di vittoria mentre dondolava le chiavi dell�auto sopra la testaUn secondo dopo me le porse e ci dirigemmo verso la sua auto. Una volta in auto mi diede l�indirizzo di casa sua ed io partii senza domandare nulla perché conoscevo la zona; durante il tragitto la vidi sfilare le scarpe ed allungarsi sul sedile, tirando il suo corpo come una corda di violino, talmente tanto che la gonna, facendo attrito con il sedile, restò leggermente sollevata, scoprendo buona parte delle sue magnifiche cosce.Quella visione non fece ...
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