Le vacanze estive capitolo 1 (l'ultimo giorno di scuola)
Data: 21/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pocciabilli, Fonte: Annunci69
Premessa
Ho voluto dare al racconto che scrivo per la prima volta,una connotazione più da libro.Sarà diviso in capitoli e comincerà gradualmente, dalle piccole fantasie porcelle di un ragazzetto di sedici anni con i suoi amichetti,fino a reali rapporti incestuosi e di sottomissione con il nonno,il cugino e altre figure che si aggiungeranno nei capitoli successivi.Quindi l'inizio sarà graduale e mano a mano che andrà avanti, se avete pazienza,diventerà sempre più porco e perverso ad ogni capitolo.
Il racconto che segue è di pura fantasia, riferimenti a fatti luoghi o persone è puramente casuale.
Buona lettura
Capitolo 1
L'ultimo giorno di scuola
Era l'ultimo giorno di scuola,frequentavo la 3° classe del liceo scientifico, tra i banchi eravamo tutti impazienti di sentire il suono della campanella, anche perché non sanciva solo la fine delle lezioni in anticipo,erano le dieci, ma quest'anno, il preside si era inventato un concerto di addio in cortile, con alcuni alunni che avevano dei gruppi musicali al di fuori della scuola. Era una giornata calda,io scrutavo con sguardo attento i pacchi dei miei amichetti in pantaloncini. Ce n'era uno in particolare soprattutto, al banco vicino al mio,Giovanni, un enorme ragazzone grosso, grasso, con i capelli rasati che si divertiva a disegnare cazzi e fiche sul banco. Non mi piacevano i ragazzi magri, sono sempre stato attratto dai massicci e grassi. Lui mi prendeva sempre in giro, mi chiamava "ragazzina!" In effetti il ...
... mio viso sembrava quello di un dodicenne, ero magro, dai modi gentili,biondino con occhi azzurri, non ero certo un maschiaccio come lui. Ma ogni volta che per fare lo scemo davanti ai suoi amici, con il suo vocione mi diceva -" Su ragazzina fatti sbattere da un vero uomo!" Mentre mi abbracciava da dietro e spingeva il suo grosso pube contro il mio culetto dandomi dei violenti colpi, mi piaceva da impazzire e non mi importa che lo facesse per prendermi in giro; quando tornavo a casa mi masturbavo spesso pensando a lui.
Finalmente suona la campanella! Stavo mettendo le ultime cose a posto, l'insegnante e quasi tutti i miei compagni si erano avviati verso il cortile. Vedendo che lui non se ne andava, cercavo di rimettere i libri nello zaino più lentamente possibile, immaginandomi di rimanere solo con lui, cosicché potesse prendermi in giro e fingere una potente scopata solo io e lui, e magari, se ero fortunato, sentire il suo cazzo duro sotto quell'abbondante pancia.Gli altri alunni stanno uno ad uno lasciando la classe,siamo rimasti io, lui e il suo compagno di banco,Michele, un po' più basso di lui, tarchiato robusto, con i capelli rossi corti e le lentiggini che ricoprivano quelle guance paffute,aveva una maglietta dei metallica che lasciava intravedere una fornita pancia. Non potevo chiedere di meglio! Giovanni bisbiglia qualcosa nell'orecchio a Michele, il quale si avvicina subito alla porta e la chiude a chiave, io faccio finta di niente, sperando solo che non volessero ...