1. La Saga della Coinquilina


    Data: 18/06/2019, Categorie: Etero Autoerotismo Sensazioni Altro, Autore: semioforo, Fonte: RaccontiMilu

    “Se non faccio così non ne uscirò vivo”, pensò Gustavo mentre stava per cliccare sul bottone di Invio con il suo indice destro incerto.Non era qualcosa che avesse preventivato nè desiderato, ma le spese per quell’enorme appartamento erano diventate esorbitanti e se voleva continuare a condurre un certo stile di vita non c’erano altre alternative: trovarsi un coinquilino.Pensò che d’altronde, quella casa fosse talmente grande che l’interazione con il futuro “intruso” sarebbe stata minima.Gustavo aveva un lavoro fisso e abbastanza ben retribuito da più di dieci anni, ma la sua passione per i viaggi, il vino e le belle cose lo avevano fatto ritrovare più di una volta con il conto in rosso. Certo, sapeva di non esere un buon risparmiatore, però provava un senso di rabbia ogni qualvolta che aveva un desiderio e non poteva esaudirlo per ragioni economiche.L’annuncio fu caricato nella bacheca di TrovaUnTetto alle 22.30 di un lunedì sera qualsiasi, dopo che Gustavo aveva controllato, tremante, la sua situazione economica sull’homebanking.Non era tragica ma un introito di 300 euro al mese, lo avrebbe senz’altro fatto stare più tranquillo e gli avrebbe permesso una migliore agibilità economica.Avrebbe preferito un uomo, magari pendolare, uno di quelli che durante i fine settimana torna dalla famiglia.Gustavo però viveva in una piccola città, senza grosse fabbriche o aziende vicino e totalmente priva di centri universitari, quindi probabilmente non poteva permettersi il lusso di ...
    ... scegliere. Donna o uomo che fosse, qualunque opzione sarebbe andata bene, bastava che non fosse un serial killer.Certo, se si fosse presentata una donna avrebbe dovuto rinunciare a quelle piccole libertà che uno si concede, come girare seminudo per casa o lasciare la tavola del water alzata.Ma non era il momento di fare l’esigente. Prima trovo una persona compatibile, meglio è, pensò.Certo non avrebbe fatto entrare chiunque nella sua vita, non avrebbe per esempio accettato una persona troppo anziana o una senza lavoro o con una situazione precaria.No, non bastava soltanto che non fosse un serial killer...ritrattò fra sè e sè.“Vediamo che succede”… bevve l’ultimo goccio di vino rimasto nel calice e se ne andò a dormire.Il giorno dopo, a lavoro, Gustavo si sentì come una trottola, su e giù a risolvere problemi.In pausa pranzo pensò che i quarant’anni erano vicini e che per il compleanno si sarebbe sicuramente regalato un viaggio stellare, con dei soldi che ancora non aveva, ma fantasticare era lecito e soprattutto gratis.Alle 18.30 baciò il pavimento di casa sua, non gli sembrava vero di aver concluso quella giornata lavorativa.Neanche il tempo di togliersi le scarpe che squillò il cellulare: Ivan...Non aveva molta voglia di parlarci, era un carissimo amico, ma la stanchezza lo aveva reso irritabile quel giorno. Rispose solo dopo 4 squilli: “Ciao Ivan dimmi”.Cominciò a ricordargli che fra poco meno di un mese ci sarebbe stato l’anniversario di matrimonio di una loro coppia di amici, i ...
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