1. La Saga della Coinquilina


    Data: 18/06/2019, Categorie: Etero Autoerotismo Sensazioni Altro, Autore: semioforo, Fonte: RaccontiMilu

    ... quali avevano organizzato una festa in un resort di lusso, con tanto di aperitivo e cena buffet. Loro, insieme ad altri amici avrebbero dovuto comprare il regalo e organizzare qualcosa di divertente, una sorpresa per i festeggiati, qualche scherzo come si usa fare in certe occasioni. Dovevano vedersi per parlarne e Gustavo annuendo senza troppa voglia gli disse che sicuramente avrebbero trovato una mezza giornata per parlarne. Mentre Ivan azzardava già qualche idea per il regalo, Gustavo sentì al telefono un’altra chiamata in entrata, guardò lo schermo e vide un numero che non aveva in memoria. “Ivan devo riagganciare, mi chiamano dall’ufficio”, si inventò per chiudere in fretta.“Pronto chi parla”? All’altro lato sentì un po’ di frastuono, clacson e rumori di motorini sfrecciare.“Chiamo per l’annuncio dell’appartamento”, disse una voce femminile dopo pochi secondi.Cavolo, una donna…..pensò subito Gustavo.Ma si ricordò del viaggio fantasticato all’ora di pranzo e cercò di rispondere nella maniera più educata possibile. “Dimmi tutto, vuoi venire a vederlo? Sei interessata?” “Sì”, rispose la donna. “Quando potrei venire?” “Io sarei in zona se lei fosse in casa…”Togliamoci il dente pensò subito Gustavo, prima inizio con i colloqui, prima lo trovo.“Sì guardi sono appena rientrato, se vuol passare adesso..”“Arrivo fra 10 minuti.”Gustavo si affrettò a sgombrare il pavimento del bagno dai vestiti sporchi lanciati frettolosamente la mattina per non fare tardi a lavoro. Aprì le ...
    ... finestre per areare l’ambiente ma subito dopo accese il riscaldamento. Non badò a nient’altro: chiunque venga a vivere con me deve capire che questa casa non è un museo, quindi niente ordine e pulizia maniacali.Il campanello suonò alle 19 esatte di quel martedì:” sali al secondo piano”, disse Gustavo al citofono.Aprì la porta per accogliere quella donna. La voce, un misto tra il mellifluo e lo squillante, lo aveva abbastanza incuriosito, ma non si fece un’idea precisa.Sara salì quelle scale guardandosi intorno, l’atrio era ampio. Pensò che avrebbe potuto collocarci la bicicletta e che non essendoci molte famiglie in quello stabile non avrebbero avuto un regolamento di condominio così ferreo.Gustavo vide Sara per la prima volta dirigersi verso di lui, avvolta in un cappotto grigio.Lo guardò per 10 millesimi di secondo negli occhi e subito allungò il suo braccio destro per presentarsi.“Accomodati”, disse Gustavo. Sentì subito la presenza di quella donna come invadere casa sua e non riusciva a spiegarsi perché quella sensazione non lo infastidisse. Di primo impatto era sicuramente una donna abbastanza giovane e di bella presenza ma più di ogni altra cosa gli piacque il suo atteggiamento molto informale e amichevole nell’interagire con lui.“Mi chiamo Sara, possiamo darci del tu vero?”“Certo, piacere, Gustavo.”Si tolse il cappotto che Gustavo appese subito nel corridoio.Quella donna estranea ma stranamente familiare davanti a lui aveva addosso un golfino a strisce viola e fucsia, una ...
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