1. Mariarosa in calore - 2


    Data: 18/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso

    E andò proprio così. Lasciarono la macchina a Salvo e Rino che li stavano aspettando davanti all’ingresso della Terrazza e si incamminarono verso la casa di Mariarosa.
    
    Salvo li guardava, mentre si allontanavano.
    
    Bel culo, la ragazzina, proprio un bel culo. Secondo me quella ci sta anche con noi.
    
    Rino acconsentiva.
    
    Certo, anche secondo me. Ma, a proposito di culo, anche tuo fratello ha proprio un bel culo.
    
    Sì, è vero. Ed è anche bello sodo e pastoso.
    
    Rino rimase stupito dalla risposta di suo cugino.
    
    Ma dimmi la verità, ti sei scopato anche il culo di tuo fratello?
    
    Certo che me lo sono scopato, parecchie volte, l’ultima volta la settimana scorsa.
    
    Ma va, non ci credo.
    
    Certo che me lo scopo regolarmente. È o non è mio fratello? Saranno più di tre anni che la sera, se non abbiamo niente di meglio da fare, glielo butto dentro.
    
    E lui ci sta?
    
    Ma certo che ci sta, e gli piace anche.
    
    Cazzo, ma allora stasera me lo voglio scopare anch’io, se a te non dispiace – concluse Rino.
    
    Ma certo, fattelo, anzi fottilo pure. Ma adesso non è il caso di vedere come funziona con la Mariarosa? Non vorrei che restasse delusa.
    
    Hai ragione, se Franco non la scopa come diocomanda, quella ci rimane male. Seguiamoli, dai.
    
    Franco e Mariarosa erano quasi arrivati a casa di lei.
    
    Guarda, qui comincia la pinetina, è abbastanza scuro, possiamo darci il bacino della buonanotte qui.
    
    Appena arrivati in una radura, nascosta tra i pini, Mariarosa si era fermata. ...
    ... Franco capì che doveva abbracciarla e baciarla, era quello che si aspettava lei. E la baciò sulla bocca.
    
    Cazzo, pensava Mariarosa, ma questo vuole solo limonare.
    
    Adesso gli faccio vedere io, altro che bacino; si tirò giù i jeans e li lasciò cadere, e visto che lui non si muoveva, gli slacciò la cintura dei pantaloni e glieli calò giù, insieme alle mutande. E visto che Franco sembrava impietrito, glielo menò un poco e appena cominciò a diventare duro, senza ritegno, s’inginocchiò a spompinarlo.
    
    Menomale che Franco non cercò di fermarla.
    
    Giuro, se protesta che non vuole, lo pianto lì, ritorno alla Terrazza e il primo che incontro per la strada gliela dò, fosse anche il fratello del mio fidanzato.
    
    Lo spompinava, con gusto, visto che era diventato proprio duro, segno che anche a Franco piaceva, forse gli piaceva anche troppo.
    
    E infatti troppo presto sborrò in bocca e in faccia a lei una quintalata di sperma.
    
    Cazzo, potevi avvertirmi.
    
    Scusa - le disse Franco – è stato tutto molto bello, non sono riuscito a trattenermi.
    
    Adesso cerca di riprenderti alla svelta, ne ho voglia anch’io.
    
    Speriamo che gli ritorni duro alla svelta, pensava. E una volta ripulita in qualche modo la bocca e la faccia, lo agguantò di nuovo e cominciò a menarlo, purtroppo con scarso successo.
    
    Rino e Salvo, dietro un cespuglio di olivastri, avevano visto tutta la scena.
    
    Hai visto la ragazzina! Proprio brava nell’arte sovrana di fare pompini – commentò Rino.
    
    Si, ma adesso ...
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