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Tormento e passione
Data: 18/06/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Asintoto
... qualcosa, così proseguì lei "Non ti aspettavi eh una cosa simile da me?" disse con un sorriso triste "effettivamente me ne son passati tanti dopo che ci siamo lasciati, ma nessuno mi ha più fatta sentire come facevi tu...". "Troia" dissi io quasi sussurrando con la voce roca dal desiderio. Lei zitta mi osservava. Mi conosceva troppo bene, sapeva che non era un insulto ma un preludio di come avrei continuato dopo "Ecco come vuoi sentirti tu quando scopi, vuoi che ti si faccia sentire una gran Troia e ami godere di quella sensazione", forse avevo alzato la voce e una persona da un tavolo vicino si girò ad osservarci. Ero allibito e dibattuto di me stesso, avevo un rimescolio allo stomaco, il cazzo che esplodeva e sebbene fossi stato un uomo fedele per più di 11 anni in quel momento il demone del depravato che avevo tenuto sopito per tanto tempo ruggiva nel mio animo per uscire e travolgermi. Non volevo che altri orecchi sentissero in nostri discorsi così mi alzai, presi il giubotto e la invitai ad andare, così mi avvicinai alla cassa per saldare il conto. Lei mi si affiancò e disse sottovoce "Senza il giubotto a coprirti ti si vede chiaramente il cazzo in tiro... porco. Scommetto che il vicino che si è girato a guardarti è un piccolo frocetto a cui piacerebbe succhiartelo". La guardai torvo, intimandole il silenzio mentre la cassiera si avvicinava per farmi pagare. Uscimmo dal bar e prendendomi per il braccio mi condusse di lato e finimmo davanti ai bagni, entrò in ...
... quello per i portatori di handicap che per fortuna aveva un antibagno e bloccò la porta. Buttai a terra il giubotto la presi per il braccio con forza quasi strattonandola la trassi a me e le nostre bocche avide si cercarono, le mie mani le strizzavano ed esploravano il culo con forza mentre lei iniziava a mugolare di piacere. Le nostre lingue lingue si contorcevano in una danza frenetica e inarrestabile. Ci staccammo un istante mentre lei premeva il bacino contro il mio cazzo in tiro pronto ad esplodere iniziai a dire "Che cazzo stiamo facendo... siamo sposat...." nemmeno io credevo a quel che dicevo. Era solo un modo paraculo per trovare un alibi a quella situazione, ma lei per tutta risposta si inginocchiò aprì con foga i pantaloni li calò e iniziò a strofinarmi con le labbra sul tessuto del mio intimo, mentre con lo sguardo acceso andava dalla forma in risalto del cazzo ai miei occhi. Abbassò le mutande per farlo guizzare fuori mentre un filo di liquido pre-eiaculatorio denso e trasparente rimaneva ondeggiante fra la punta del cazzo e la macchia umida sugli slip "quanto sei eccitato porco, guarda in che stato hai il cazzo" disse avvicinandosi con la lingua, raccogliendo il liquido mentre con le mani iniziava a scappellarlo. Inizio odorandolo e poi con la punta della lingua percorse l'asta fino alle palle per poi risalire. Non intervenni perché conoscevo perfettamente la sua liturgia iniziale del pompino. Iniziò un lento massaggio su e giù, senza staccare da me lo ...