Rientro a casa.....
Data: 19/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Alvertn
È passata da poco la mezzanotte quando decido, distrutto e stanco, di smettere il lavoro ed andarmene a dormire. Dalle 7,30 che non stacco se non per pranzo e dei caffè alla macchinetta.
Esco chiudo controllo e mi avvio.
Ho parcheggiato nel grande parcheggio davanti all'edificio dell'ufficio, e devo attraversarlo per raggiungere i posti privati nostri.
Ci sono diverse auto e furgoni, stranamente parcheggiati in piccoli gruppi, pochi sono i mezzi isolati.
Devo passare fra i veicoli, a volte parcheggiati male che ci passo a stento.
Passato i vari ostacoli e vedo finalmente la mia auto dietro ad un bianco furgone chiuso, con il muso verso me ed un veicolo che è quasi in aderenza lasciando libero il passaggio a sinistra del furgone.
Le luci dei lampioni sono soffuse in questa zona ed io mi avvio di buon passo alla macchina, mano in tasca a cercare la chiave.
Finalmente trovata e la impugno, non riesco a tirarla fuori.
Inatteso, in totale sorpresa, lo sportello del furgone su apre con forza e con violenza mi prende in pieno. Mi spavento, mi sbilancio, cado sull'asfalto, sono parzialmente stordito.
Uno arriva di corsa, mi prende sotto l'ascella, mi aiuta ad alzarmi, mi sposta le braccia dietro e mi blocca legando i polsi con fascette di plastica, che poi vedo che sono quelle degli elettricisti. Sono stordito, non capisco, che succede. Un secondo mi aiuta a stare in piedi, il portellone scorrevole del furgone si apre e vengo sospinto, buttato dentro ...
... ed atterro sul morbido mentre il portellone si chiude. I due sono saliti con me e un terzo al volante accende e parte tranquillamente.
Non ho ancora ripreso appieno coscienza di quanto mi succede, mi bloccano le caviglie con altre fascette e in un attimo mi trovo la maglietta tirata su a coprirmi il viso, il mio petto è nudo
e delle mani mi aprono i pantaloni e mi li calano assieme agli slip.
L' unica cosa di cui sono conscio ora e che sono semi nudo, mi hanno spogliato e mani stanno scoprendo il mio corpo.
Mi passano sui capezzoli, accarezzandoli ma poi presi fra due dita tirai e ruotati, il leggero dolore mi riporta alla realtà. Protesto, chiedo che cazzo vogliano da me, che mi sleghino immediatamente.
Risposta una risata e i capezzoli massacrati in rotazione e in tiro.
Io urlo.
"Urla pure, ti sentiamo solo noi, e a noi piace sentirti urlare"
Altre mani prendono le mie palle e ci giocano, palpandole, separandole, tirandole e stringendole, altra mano impugna il mio cazzo moscio e lo scappella, lo sbatte sul mio pube a destra e poi a sinistra, lo masturba e ripete il trattamento. Sono spaventato, ma nel contempo attratto da questa situazione. Non stanno forzando, non mi fanno male, inizia anche a piacermi e lo dimostro con il cazzo che cresce, lento ma sale e i tipi se ne accorgono, come avrebbero fatto a non vederlo, e "guardate che in nostro giocattolo comincia a godere del trattamento. Ottimo, ancora un pò e ci divertiremo tutti"
Il guidatore ...